La sedicesima giornata del Girone F di Serie D non ha solo aggiornato la classifica, l'ha scolpita nel marmo, delineando con brutalità chi ha la forza di reggere il passo e chi, invece, rischia di perdere terreno nel momento cruciale della stagione. Se qualcuno si aspettava colpi di scena al vertice dopo le turbolenze del turno precedente, è rimasto deluso: le prime due della classe, Ostiamare e Teramo, hanno risposto presente, mentre lo scontro diretto del Conero ha ridisegnato i rapporti di forza per il terzo gradino del podio.

Partiamo dalla vetta. L'Ostiamare aveva un compito psicologicamente gravoso: reagire alla sconfitta subita sette giorni fa contro L'Aquila. La risposta è arrivata sul campo del Termoli. Non è servita una goleada, ma il cinismo della grande squadra: la rete di Vianni dopo appena nove minuti è bastata per blindare l'1-0 e mantenere i biancoviola a quota 41 punti. È la vittoria della maturità per una capolista che, guardando al ruolino recente, ha saputo trasformare l'unico passo falso delle ultime quattro giornate in un immediato trampolino di rilancio.

Alle sue spalle, il Teramo non concede un metro. La trasferta di Recanati nascondeva insidie, specialmente contro una squadra affamata di punti salvezza, ma gli abruzzesi hanno confermato uno stato di forma strepitoso. Il 2-1 finale, firmato da Persano e dal solito Pavone (a segno per la seconda giornata consecutiva dopo il gol al San Marino), porta il Teramo a 38 punti. Analizzando i dati, la marcia dei teramani è impressionante: nelle ultime quattro gare hanno raccolto 10 punti su 12 disponibili, pareggiando solo a Termoli e vincendo con autorità gli altri scontri. La pressione sull'Ostiamare resta asfissiante.

Il vero snodo di giornata, però, si è consumato ad Ancona. I dorici ospitavano L'Aquila in un match che aveva il sapore di uno spareggio per il terzo posto. L'Aquila arrivava sulle ali dell'entusiasmo dopo aver abbattuto la capolista Ostiamare nel quindicesimo turno e aver demolito la Sammaurese in quello precedente. Tuttavia, l'Ancona ha offerto una prova di solidità disarmante, imponendosi per 2-0 grazie alle reti di Rovinelli (già a segno contro la Sammaurese due settimane fa) e Pecci nel finale. Questo risultato scava un solco in classifica: l'Ancona sale a 35, staccando proprio gli aquilani fermi a 32. Per i marchigiani è la conferma che il periodo di appannamento, culminato nella sconfitta interna con il Fossombrone alla quattordicesima giornata, è definitivamente alle spalle.

Scendendo appena sotto la zona nobile, il Notaresco (29 punti) continua a tessere la sua tela silenziosa ma efficace, espugnando San Marino con un gol di Andressi. Ancora più spettacolare è il cammino dell'Atletico Ascoli (26 punti), che vince una partita pirotecnica per 3-2 contro il fanalino di coda Inter SM Sammaurese. La squadra ascolana dimostra una facilità di andata a rete notevole (9 gol realizzati nelle ultime 4 partite), anche se la fase difensiva concede qualcosa di troppo. Per la Sammaurese, ferma a 5 punti, la situazione si fa drammatica: quarta sconfitta consecutiva nelle ultime quattro giornate analizzate, un tunnel da cui non si vede l'uscita.

A centro classifica, segnali vitali arrivano dal Giulianova e dalla Vigor Senigallia. I giuliesi, battendo la Maceratese 2-1 (decisivo De Silvestro, già marcatore contro l'Unipomezia e il Chieti nelle recenti uscite), agganciano quota 22 e trovano la seconda vittoria di fila. La Vigor, corsara a Chieti grazie a De Feo, sale a 23 punti dando continuità al successo sul Castelfidardo.

Proprio in coda, la sorpresa di giornata porta la firma del Castelfidardo. Gli 8 punti in classifica sono ancora pochi, ma la vittoria per 1-0 sul Fossombrone (gol di Gallo) è ossigeno puro dopo un periodo avaro di soddisfazioni. Al contrario, il Chieti sembra in caduta libera: bloccato a 13 punti, ha raccolto la miseria di un punto nelle ultime quattro gare (il pari a reti bianche con l'Unipomezia), perdendo le altre tre.

La sedicesima giornata ci consegna un campionato spaccato: Ostiamare e Teramo corrono una gara a sé, l'Ancona si candida come terza forza solitaria, mentre dietro la bagarre è totale. Ma i numeri non mentono mai: chi ha continuità comanda, chi vive di fiammate rischia di bruciarsi.

Sezione: Serie D / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 16:30
Autore: Massimo Poerio
vedi letture
Print