Il mercato di riparazione del Messina entra nel vivo con una serie di colpi mirati a rinforzare l'organico biancoscudato. Dopo l'annuncio dell'attaccante Giuseppe Tedesco, la società peloritana ha ufficializzato nelle ultime ore gli acquisti di altri due giocatori destinati ad aumentare le opzioni tattiche a disposizione dell'allenatore Romano: il laterale mancino Alessio Pedicone e il centrocampista Mattia Matese.
Si tratta di innesti che testimoniano una precisa strategia di mercato, orientata a coniugare freschezza atletica e bagaglio tecnico, con particolare attenzione a profili già rodati nelle categorie della Serie C e della Serie D. La dirigenza giallorossa ha accelerato le operazioni per consegnare al tecnico elementi pronti all'uso, capaci di inserirsi rapidamente nei meccanismi di squadra e di offrire soluzioni diverse in fase di costruzione e di spinta sulle fasce.
Alessio Pedicone rappresenta il primo tassello del poker di gennaio. Classe 2002, nato a Cosenza, il terzino sinistro arriva dall'Enna con credenziali significative nonostante la giovane età. Il suo curriculum parla di 60 presenze complessive nella categoria della Serie D, un percorso che lo ha visto protagonista con diverse maglie e che include anche una fugace ma significativa apparizione in Serie B.
Nella prima parte della stagione in corso, Pedicone ha accumulato 12 presenze con la formazione ennese, mettendo a referto ben 4 assist e confermando le sue qualità offensive. Un dato, quest'ultimo, che ha sicuramente catturato l'attenzione degli osservatori del Messina: uno di quegli assist è stato confezionato proprio nella sfida contro i biancoscudati, circostanza che ha permesso allo staff tecnico peloritano di valutarne da vicino le capacità.
Il percorso professionale del difensore calabrese è ricco di esperienze formative. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Pescara, dove ha avuto modo di disputare anche un incontro di Coppa Italia di Serie B, e del Taverna, Pedicone ha successivamente vestito le casacche di Trapani, Catania, Casarano, Fasano, Nissa e Pro Vasto, prima dell'esperienza all'Enna. Con la maglia rossazzurra del Catania ha conquistato il titolo di campione di Serie D, un traguardo che testimonia la sua abitudine a contesti competitivi di alto livello.
Il club peloritano punta sulle caratteristiche tecniche del laterale mancino per incrementare la spinta propositiva sulla fascia sinistra. Pedicone garantisce dinamismo, visione di gioco e capacità di creare superiorità numerica in avanti, qualità fondamentali nel calcio moderno per allargare il fronte offensivo e fornire sbocchi ai compagni.
L'altro colpo messo a segno dalla dirigenza messinese è quello che riporta in Sicilia Mattia Matese. Per il centrocampista napoletano, nato il 29 dicembre 2001, si tratta di un gradito ritorno dopo l'esperienza vissuta nella stagione 2021/2022. Un volto già conosciuto dall'ambiente dello Stadio San Filippo, elemento che potrebbe accelerare il processo di reinserimento tattico e ambientale del giocatore.
Matese arriva dall'Ancona, dove in questa stagione ha collezionato 6 presenze in campionato e una in Coppa Italia. Il suo bagaglio professionale è tuttavia molto più ampio e articolato. Il mediano campano vanta complessivamente 70 presenze in Serie C, di cui 68 con la maglia della Casertana e 2 proprio con il Messina nella precedente esperienza. A queste si aggiungono 35 presenze in Serie D con le maglie di Trapani, Casertana, Sarnese e Ancona, condite da 3 reti e 1 assist.
Un curriculum che affonda le radici nella precocità. Matese ha esordito in prima squadra all'età di appena 16 anni, scendendo in campo in Coppa Italia con la Casertana nella sfida contro il Livorno, un dettaglio che racconta di un talento individuato precocemente. La sua formazione è avvenuta interamente nel settore giovanile della compagine campana, ambiente che gli ha fornito le basi tecniche e tattiche per affrontare il calcio professionistico.
Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, Matese si presenta come un centrocampista moderno e polivalente, in grado di ricoprire con disinvoltura sia il ruolo di mezzala che quello di playmaker davanti alla difesa. La sua duttilità tattica rappresenta un valore aggiunto per lo scacchiere di mister Romano, che potrà disporre di maggiori alternative per modulare l'assetto della mediana in base alle caratteristiche degli avversari e all'andamento delle partite.
Il giocatore si distingue per la propensione ad attaccare gli spazi tra le linee e per l'attitudine al pressing alto, elementi che si sposano perfettamente con l'idea di calcio propositivo e di aggressione del pallone che caratterizza le squadre competitive della categoria. La sua capacità di inserimento e la visione di gioco lo rendono un elemento prezioso sia in fase di impostazione che di rifinitura.
L'arrivo di Pedicone e Matese, unitamente a quello di Tedesco, delinea una strategia di mercato coerente e ragionata. Il Messina ha scelto di intervenire su reparti specifici, andando a colmare lacune e ad aumentare la competitività interna. L'inserimento di un laterale offensivo come Pedicone fornisce maggiore imprevedibilità sulle corsie esterne, mentre il ritorno di Matese garantisce esperienza e conoscenza dell'ambiente in un settore nevralgico come quello del centrocampo.
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