Una mattinata di passione civile e sportiva ha animato le strade di Sorrento, dove i tifosi della locale squadra di calcio hanno dato vita a una manifestazione pacifica per rivendicare il diritto di vedere giocare i propri beniamini nella città che rappresentano. L'iniziativa, che ha visto una partecipazione massiccia di sostenitori rossoneri, si è concentrata su una richiesta precisa: accelerare i lavori di adeguamento dello stadio Italia agli standard normativi richiesti dalla Lega Pro.
Il raduno è avvenuto in Piazza Tasso, cuore pulsante della città costiera, dove si sono ritrovati tifosi di ogni età e generazione. Giovani appassionati, sostenitori storici che seguono le vicende del club da decenni e semplici simpatizzanti hanno formato un corteo compatto, uniti da un unico obiettivo e da uno slogan diventato ormai simbolico: "Il Sorrento a Sorrento", riprodotto su uno striscione esposto durante tutta la manifestazione.
Il corteo si è poi diretto verso la sede del Comune, dove i rappresentanti della tifoseria hanno avuto l'opportunità di incontrare la Commissaria Straordinaria, la Dottoressa Rosalba Scialla. L'incontro rappresenta un momento significativo nel dialogo tra cittadinanza, tifoseria e istituzioni locali su una questione che travalica l'ambito meramente sportivo, toccando temi di identità territoriale e sviluppo della comunità.
La mobilitazione arriva in un momento particolarmente delicato per il Sorrento Calcio 1945 S.r.l., che nelle ultime settimane ha dovuto affrontare difficoltà logistiche di non poco conto. Nel corso della settimana appena trascorsa, la società si è trovata improvvisamente priva di un campo di allenamento, sia per la prima squadra che per il settore giovanile. Si tratta dell'ennesimo ostacolo pratico che il club ha dovuto superare, sebbene la dirigenza sia riuscita tempestivamente a individuare una soluzione alternativa che ha consentito di proseguire l'attività ordinaria senza interruzioni.
Nonostante le oggettive complicazioni, dalla società filtra un cauto ottimismo. Il Sorrento Calcio mantiene infatti un atteggiamento fiducioso nei confronti del lavoro delle istituzioni competenti, auspicando che a stretto giro – "ad horas", come sottolineato in una nota ufficiale – venga designato il Responsabile Unico del Progetto per la ristrutturazione dello stadio Italia.
La nomina di questa figura chiave rappresenterebbe un passaggio cruciale per sbloccare definitivamente l'iter burocratico e permettere la ripresa effettiva dei lavori di adeguamento dell'impianto. Solo attraverso il completamento di questi interventi il Sorrento potrà infatti "tornare a casa", come auspicato dai suoi sostenitori, disputando le proprie gare casalinghe nello stadio cittadino in conformità con le normative della Lega Pro.
La questione dello stadio Italia non riguarda soltanto l'aspetto tecnico-sportivo, ma tocca profondamente il legame tra una comunità e la propria squadra. Per i tifosi sorrentini, vedere la propria formazione costretta a giocare lontano dalla città significa perdere un elemento identitario fondamentale, quel rapporto diretto tra territorio e rappresentanza sportiva che costituisce uno degli aspetti più autentici del calcio locale.
La manifestazione odierna ha dimostrato quanto sia sentita questa esigenza e quanto ampio sia il sostegno popolare alla causa. L'affluenza registrata e la composizione trasversale dei partecipanti testimoniano come il tema travalichi le divisioni generazionali e unisca la cittadinanza in una richiesta comune.
Ora gli occhi di tifosi e società sono puntati sugli sviluppi amministrativi, nell'attesa che l'iter burocratico si concluda positivamente e che i lavori possano riprendere concretamente, consentendo finalmente al Sorrento di tornare a calcare il proprio campo davanti al proprio pubblico.
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