Grazie al gol di Guerra il Picerno esulta per la prima vittoria in trasferta e il sesto risultato utile consecutivo del suo campionato. Nel post-gara del “Franco Scoglio”, battuto per 1-0 il Messina, è logicamente soddisfatto il tecnico rossoblù Emilio Longo: “Abbiamo fatto la partita della maturità, aspetto che ha contraddistinto queste ultime sei gare. Si sono sfruttati gli errori commessi nel percorso iniziale ed è stata data un’identità alla squadra. Mi è stato concesso del tempo dalla società e in particolare dal direttore sportivo. Hanno pensato che il lavoro alla lunga avrebbe portato dei risultati, mentre ad altri colleghi non è accaduto. La squadra ha avuto il tempo giusto per maturare ed ha offerto oggi una prova di spessore”.
“Solitamente costruiamo dal basso, appoggiando il pallone al portiere – ha spiegato Longo – ma su questo campo non era possibile farlo. Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra che oltre al gol ha creato altre tre o quattro situazioni. Nel secondo tempo abbiamo legittimato, non facendo tirare il Messina e, nonostante un atteggiamento più difensivo, producendo altre tre palle gol. Adesso dobbiamo continuare a lavorare con umiltà, intensità, abnegazione e con questa chiara identità di gioco”.
Il +10 sul Messina in classifica è eloquente del diverso momento delle due formazioni: “La squadra ha approcciato bene e non era facile contro una squadra allenata da un decano della categoria che ha sempre proposto un ottimo calcio. Li abbiamo studiati e abbiamo cercato di lavorare sulle difficoltà degli avversari. Non credo sia giusto però, soprattutto per il Messina, giocare su un campo del genere. Mi rattrista che nella terza serie del calcio italiano si debba giocare su un terreno simile. Onore ai calciatori, si faticava a stare in piedi, sembrava una partita di rugby più che di calcio. Questo è un alibi per entrambe le formazioni”.
Il Picerno sembra già sulla buona strada per portare a termine la missione salvezza: “Sette-otto partite fa eravamo nelle condizioni del Messina. Quando lavori soltanto per un risultato l’ansia non ti aiuta. Dal punto di vista mentale eravamo in vantaggio. I ragazzi non si sono adagiati, sapevamo che per noi era fondamentale fare punti in un campionato così equilibrato, nel quale i pericoli sono sempre dietro l’angolo. Si è vista la leggerezza che fa vincere i duelli e oggi il nostro portiere è rimasto inoperoso anche nella costruzione dal basso, visto che non era appunto possibile farla”.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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