Potenza, il presidente Caiata: "30 squadre rischiano di scomparire"

Potenza, il presidente Caiata: "30 squadre rischiano di scomparire"

Il presidente del Potenza, Salvatore Caiata, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di tuttoc: “In questo momento la Lega, i calciatori e lo Stato devono collaborare per mantenere in vita il sistema calcio. E’ evidente che la Lega Pro subisce il danno maggiore da questa situazione, sono venuti meno i ricavi sia dal punto di vista degli incassi, sia dal punto di vista delle sponsorizzazioni, ma soprattutto è venuto meno il ricavo relativo alle tasche dei presidenti. I presidenti in questo momento sono impegnati a dover salvare le proprie aziende che quest’anno e in particolare l’anno prossimo avranno meno risorse da destinare al mondo del calcio. Per essere sostenibile la Lega Pro dovrà trovare una soluzione transattiva per finire la stagione: ognuno dovrà fare la propria parte rinunciando a qualcosa. Lo Stato dovrebbe rinunciare ai contributi, i calciatori dovrebbero rinunciare a parte dello stipendio e ai presidenti toccherà qualche altro sacrificio. Sull’anno prossimo sarà fondamentale una soluzione che abbassi in maniera considerevole i costi di gestione perché altrimenti diventerà impensabile che ci siano 60 squadre".

Perché ogni anno le squadre diminuiscono?

“Se non troviamo soluzioni a questo stato di crisi l’anno prossimo le squadre saranno 30, forse. Abbiamo già visto che in questa settimana più società hanno avuto difficoltà a pagare gli stipendi, quasi tutte le avranno il mese prossimo. Questo vorrà dire che la maggior parte delle squadre non sarà in regola per iscriversi al prossimo campionato. Un’idea sarebbe quella di inserire un numero massimo di over in lista un numero obbligatorio di under, in maniera tale che il monte ingaggi si abbassi e il campionato diventi più sostenibile".

Potrebbe la defiscalizzazione essere un aiuto in più per le società?

“Questo lo sarebbe sicuramente. Abbiamo chiesto ripetutamente al governo ascolto ma non abbiamo ricevuto riscontro. Non credo proprio che l’attenzione ora possa essere rivolta ad un discorso simile vista la situazione attuale. Anche lo spostamento delle scadenze federali sono un falso aiuto: ce le stanno togliendo ora per riproporne nei mesi avvenire il recupero".

Cosa pensa della situazione stipendi non pagati?

“Sono certo che le difficoltà non si fermeranno qui, ma anche nei prossimi mesi si avranno ulteriori problemi. Ai presidenti che non hanno pagato questa volta, porgo la mia solidarietà e comprensione. Questi presidenti si sono sempre spesi al massimo per le loro comunità. E’ straziante vedere le loro aziende in difficoltà ed è ovvio che questo si ripercuota poi sul mondo del calcio. Per cui bisogna avere grande rispetto e grande sensibilità nei loro confronti".

C’è la reale possibilità di un blocco del campionato?

“Io penso che se non ci sarà il tempo per concludere la regoular season vadano fatti quantomeno play off e play out per dare un senso al campionato.  E’ impossibile che la Figc sposti le scadenze oltre il 30 giugno: questa è una deadline difficilmente modificabile. Dobbiamo calibrare il termine dei nostri campionati entro questa data. Avremo maggiore contezza quando riusciremo a riprendere. In base al tempo che avremo a disposizione ci adatteremo in base al tipo di Play Off da effettuare. E’ chiaro che la Lega Pro si dovrà uniformare a quanto succederà nelle leghe superiori"