«Ci definivano ridimensionati, i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti»: Vellutini lancia il Tau Altopascio verso il 2026

Il giro di boa della stagione 2025/26 offre l’occasione per tracciare un bilancio approfondito in casa Tau Calcio Altopascio. A tirare le somme di un anno solare denso di emozioni è il vicepresidente amaranto, Marco Vellutini, che ha analizzato il percorso di una società capace di consolidarsi ai vertici della categoria, trasformando l’ambizione in realtà quotidiana. Un ciclo si è chiuso con il raggiungimento di due finali playoff consecutive, un traguardo che ha lasciato in dote una nuova consapevolezza.

«Questo è stato un anno davvero importante per noi, con traguardi ambiziosi, ma anche scelte rilevanti. Si è chiuso un mini ciclo, che con grande soddisfazione ci ha portato per due anni consecutivi fino alla finale playoff di categoria», esordisce Vellutini, non dimenticando di tributare il giusto merito a chi ha guidato la squadra in precedenza: «Voglio quindi ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato con noi in questi ultimi anni e anche mister Simone Venturi, per il contributo che ha portato in termini di mentalità».

La scommessa dell'estate, rappresentata dall'arrivo in panchina di Ivan Maraia, si sta rivelando un successo totale. Nonostante un’infermeria spesso affollata, il tecnico ha saputo plasmare un gruppo capace di viaggiare a ritmi altissimi. «Una scelta che si è rivelata corretta, coerente e vincente. In questi primi mesi di lavoro ha saputo gestire il gruppo ed i nostri giovani perfettamente, con coraggio e mentalità, conquistando risultati di spessore e promuovendo un atteggiamento sempre propositivo», spiega il vicepresidente. Vellutini sottolinea con orgoglio la personalità mostrata dai ragazzi: «Abbiamo giocato numerose partite con una o due quote in più rispetto a quelle previste dal regolamento. In casa il ruolino di marcia è pressoché perfetto, ma anche in trasferta sono arrivate vittorie davvero importanti su campi ostici».

Il DNA del Tau resta indissolubilmente legato alla crescita dei talenti in erba, una strategia che ha dato frutti straordinari. «La valorizzazione dei giovani resta ovviamente e palesemente al centro della nostra strategia, che ci distingue a livello nazionale», ricorda Vellutini, citando i numeri impressionanti del club: «Negli ultimi anni sono ben 11 i nostri giovani approdati nel professionismo dopo l’esperienza in amaranto. Un grande orgoglio per tutti noi».

C’è spazio anche per una piccola rivincita nei confronti di chi, durante il calciomercato estivo, guardava con scetticismo alle mosse del club toscano. «Siamo davvero molto soddisfatti dei risultati finora perseguiti. Pensare che alcuni articoli di giornale e approfondimenti stampa in estate ci definivano "ridimensionati". Abbiamo letto i giornali, anche con grande attenzione, ma siamo rimasti sereni e tranquilli, continuando a lavorare. I risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti», dichiara il dirigente, forte di una media superiore ai due punti per gara.

In ottica mercato invernale, la società resta vigile grazie all’esperienza del direttore tecnico Giovanni Maneschi, ma la vera forza arriverà dai rientri interni. Secondo Vellutini, i volti nuovi saranno atleti che la maglia amaranto la vestono già: «I nostri acquisti più importanti saranno certamente Barsotti, Chiti, Bachini e Cartano. Giocatori importanti che per infortuni non sono quasi mai stati a disposizione. Loro saranno i nostri primi rinforzi».

Alla base di questo successo c’è una stabilità societaria che rappresenta un’eccezione nel panorama calcistico italiano, guidata dal presidente Antonello Semplicioni, in carica dal 1992, e dal patron Manuel Vellutini. «Il Tau è uno dei pochi club in Italia che dal 1992 ha lo stesso presidente al timone. Un riferimento per tutti noi, che con poche parole riesce a indicare la rotta con saggezza e decisione», conclude il vicepresidente, augurando un felice 2026 a tutti i sostenitori con la certezza che il percorso degli amaranto continuerà a regalare soddisfazioni.