Una bufera giudiziaria di proporzioni internazionali travolge i vertici del calcio argentino e tocca direttamente l'Italia. Dalle prime ore di questa mattina, agenti della polizia federale argentina hanno effettuato un'irruzione nell'abitazione di Javier Faroni, attuale presidente del Perugia, situata nell'esclusivo quartiere Yacht di Nordelta, a Buenos Aires. L'operazione, come riferito dal quotidiano online Infobae, si inserisce in una vasta inchiesta per presunto riciclaggio di denaro che coinvolge anche la AFA (Federazione calcistica argentina), le cui sedi sono state contemporaneamente oggetto di perquisizioni.

Le restrizioni per il patron del Grifo

Sebbene nei confronti dell'imprenditore non sia stato emesso un ordine di cattura, il Giudice Armella ha disposto il divieto di espatrio. Secondo le ricostruzioni fornite dalle fonti giudiziarie, Faroni si trovava in Uruguay quando sono emerse le accuse. Lunedì mattina è rientrato in Argentina, ma il suo tentativo di fare ritorno in Uruguay poche ore dopo è stato bloccato dalla polizia aeroportuale presso l'Aeroparque. In quell'occasione, gli è stata notificata la restrizione all'uscita dal Paese adottata su ingiunzione della Procelac (ministero pubblico fiscale per la criminalità economica).

Le perquisizioni mirano a rintracciare documentazione relativa alla sua impresa, prove di flussi di denaro provenienti dall'estero e dettagli su presunti debiti che lo stesso Faroni avrebbe contratto con la federazione guidata da Claudio Tapia.

L'ombra degli Stati Uniti e i milioni della TourProdEnter LLC

Il fulcro dell'indagine non risiede nei tribunali locali, ma è partito dai tribunali federali degli Stati Uniti. Gli investigatori americani hanno lanciato l'allarme dopo aver monitorato flussi milionari transitati su banche statunitensi e legati ai contratti internazionali della AFA. Al centro del fascicolo c'è la TourProdEnter LLC, società di proprietà di Faroni costituita in Florida nel 2021.

La Federazione avrebbe designato questa impresa come agente commerciale esclusivo per l'estero, conferendole poteri di riscossione, amministrazione e gestione dei pagamenti internazionali. Analisi effettuate da La Naciòn su documenti bancari confidenziali indicano che, tra il 2022 e il 2025, la società avrebbe accumulato oltre 260 milioni di dollari (che potrebbero sfiorare i 300 milioni considerando i movimenti interni) su conti aperti presso colossi bancari come J.P. Morgan, Bank of America, Citibank e Synovus.

Il meccanismo del presunto riciclaggio

Il denaro confluito nei conti della TourProdEnter LLC proverrebbe da tre canali principali: gli sponsor internazionali della Selecciòn (tra cui Adidas), i diritti di trasmissione e le amichevoli internazionali disputate tra Asia, Africa, Medio Oriente e Stati Uniti. L'ipotesi degli inquirenti, riportata da Infobae, è che questi fondi arrivassero direttamente alla società di Faroni senza transitare per la AFA, nonostante la Federazione fosse la beneficiaria finale. Tale manovra configurerebbe uno schema per il riciclaggio di denaro, depositando proventi federali su conti di un'impresa privata all'estero.

Le reazioni ufficiali

Nonostante la gravità delle indagini e i controlli della polizia, sia la Federazione che l'agenzia coinvolta respingono ogni accusa. La AFA ha diffuso un comunicato precisando che il contratto con la TourProdEnter LLC è pienamente vigente e che il legame commerciale è già stato sottoposto al vaglio di tribunali argentini e americani in passato, senza che venisse riscontrata alcuna anomalia. Allo stesso modo, la TourProdEnter ha confermato la regolarità delle proprie attività, dichiarando di rispettare ogni requisito e disposizione legale.

Sezione: Serie C / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 21:05
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print