Trasferta in terra bresciana dopo tanti spostamenti tra Emilia e Romagna per il Fanfulla. Domani i bianconeri alle 14.30 saranno ospiti del Breno, formazione in cui milita l’ex Francesco Zanoni e che fino ad ora ha intrapreso un cammino positivo anche se altalenante. Il nono posto a 18 punti, -5 dai playoff e +3 dai playout con il terzo posto toccato anche nelle prime giornate, è stato costruito grazie a grandi e larghe vittorie a cui si aggiungono però scivoloni inaspettati. Nella prima parte del girone d’andata sono infatti da rimarcare le due vittorie consecutive per 4-0 e 6-0 su Progresso ed Alfonsine, mentre nelle ultime sette partite è arrivata solo una vittoria, nel corso della dodicesima giornata, con la Vigor Carpaneto sconfitta per 3-0 (le altre due stagionali sono giunte con Crema e Ciliverghe tra seconda e settima giornata). Negli ultimi due mesi quindi, oltre ai tre punti contro i biancoazzurri, si contano due pareggi consecutivi per 1-1 con Sammaurese e Lentigione e quattro sconfitte, due nei derby con Sporting Franciacorta e Calvina e nelle ultime settimane con Sasso Marconi Zola e Forlì impostesi 4-1 e 3-0 dopo i tre risultati utili consecutivi sopracitati che hanno fruttato 5 punti. Breno squadra che in queste partite quindi ha subito qualche gol di troppo, 22 in 14 partite, undicesima del girone, ma che può anche disporre del terzo tra i diciotto attacchi, 26 centri all’attivo, dietro solo al Mantova e allo Sporting Franciacorta: undici i giocatori andati in rete fino ad ora, con la coppia Triglia-Merkaj che comanda rispettivamente con 7 e 6 reti. Fanfulla che arriva invece dal pareggio con la Savignanese della Dossenina e dall’ultima trasferta con sconfitta sul campo dell’Alfonsine. L’obiettivo è ovviamente la vittoria che porterebbe a 26 i bianconeri dopo 15 partite. Così come sei giorni fa, ci sarà qualche assenza tra le fila del Guerriero per problemi fisici, anche se deve essere il gruppo più che il singolo a dominare gli avversari.
“La rosa è in questo momento tirata all'osso, soprattutto dalla metacampo in su, ma non è il momento di piangersi addosso, quanto di apprezzare e valorizzare gli sforzi e l'impegno che questi ragazzi mettono sul campo ogni giorno – spiega mister Ciceri -. Dobbiamo continuare a spingere la macchina a tutta, non possiamo permetterci mezze marce perché questa è l'unica via che ci può permettere di continuare a dire la nostra in un campionato davvero equilibrato e difficile. L' entusiasmo nello spogliatoio non deve calare perché è uno dei nostri punti di forza. Domenica mi sono arrabbiato perché allo stadio ho sentito troppi mugugni nei confronti di alcuni giocatori che stavano dando tutto. Si sa che la platea di Lodi è pretenziosa e un po’ borghese, con le critiche che alla lunga potranno forse rappresentare un'esperienza di crescita per chi vuole fare il calciatore. Ma oggi sento che questa squadra va protetta, anche perché sul campo prova sempre a fare tutto quello che le chiedo. Le critiche gratuite rivolte ai ragazzi, quindi, colpiscono me per primo e se rischiano di rovinare la nostra serenità, allora troveranno sempre una mia reazione”.
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