L'Acireale attacca con un comunicato: "Faremo ricorso!"

L'Acireale attacca con un comunicato: "Faremo ricorso!"

Riportiamo una nota stampa dell'Acireale apparsa sui propri canali social:

"Sporco negro di merda".
La frase vi impressiona? A noi si, fa ribrezzo.

Siamo stati in silenzio, abbiamo raccolto gli errori arbitrali subiti settimanalmente senza polemica, consapevoli che fanno parte del gioco del calcio.
Quello che è successo domenica, contornato dalla beffa del comunicato ufficiale odierno relativo alle decisioni del giudice sportivo, ci impone di riportare alla luce quanto accaduto per tutelare i diritti di una società che fa della correttezza uno stile non solo di gioco ma di vita:
- il tesserato dell'Acireale Calcio Ndiaye Mbaba viene ripetutamente aggredito verbalmente con epiteti razzisti da un avversario che culminano con una gomitata in volto a palla lontana. Quando il suddetto giocatore si rivolge all'arbitro viene ammonito per proteste. Di fronte allo spogliatoio Ndyaie perde la calma e spintona l'avversario, cartellino rosso.
La terna arbitrale sembra non aver sentito nulla; ma alla richiesta di chiarimenti successivi al triplice fischio, il direttore di gara risponde ammettendone le colpe, giustificandosi con la mancata comunicazione tempestiva dell'assistente.
Questa sentenza, quindi, ci appare assurda e incoerente.
Per dovere di cronaca, si registrano altresì le scuse in conferenza stampa della Dirigenza della società sportiva Licata Calcio. Di fronte questa ammissione di colpa non abbiamo avuto dubbi: avremmo avuto giustizia. Invece...

Quanto accaduto sfora la sfera sportiva e incide su quella sociale, un fatto ritenuto gravemente lesivo sul piano umano.
Agiremo in ricorso perché giustizia sia fatta; per noi è fondamentale promuovere il calcio come contenitore di sani valori.