Amarezza per il Ligorna al termine del match disputato ieri allo Stadio Ciccione contro l'Imperia, concluso sul risultato di 2-2. La formazione genovese ha condotto le danze per ampi tratti dell'incontro, trovando per ben due volte la via del gol, ma è stata raggiunta altrettante volte dai padroni di casa, con la beffa finale arrivata al novantacinquesimo minuto grazie alla marcatura di Casagrande.
La cronaca della gara ha visto il Ligorna portarsi inizialmente in vantaggio grazie alla realizzazione di Busto, salvo poi subire il pareggio imperiese. Nella fase conclusiva del match, Tiana aveva riportato avanti i suoi con una rete che sembrava destinata a regalare i tre punti alla compagine ligure. Invece, nel quinto minuto di recupero, l'Imperia ha trovato il definitivo 2-2 con Casagrande, strappando un punto prezioso e condannando gli ospiti a un pareggio dal sapore di sconfitta.
Al termine dell'incontro, il tecnico del Ligorna, Matteo Pastorino, ha analizzato la prestazione della sua squadra con lucidità, manifestando rammarico per il risultato finale ma anche soddisfazione per l'atteggiamento mostrato dai suoi uomini. «È stata una partita difficile, come sapevamo, ciò che avevo previsto alla vigilia si è verificato. L'Imperia è una squadra che, secondo me, si salverà perché comunque ha giocatori, ha struttura, ha gamba, ha un buon allenatore», ha dichiarato il mister, riconoscendo i meriti dell'avversario.
Pastorino ha poi spiegato le difficoltà iniziali della formazione imperiese, attualmente ultima in classifica: «Il fatto che ora sia ultima, lo sappiamo, è per i motivi societari per i quali hanno iniziato molto tardi». Nonostante la posizione di coda, l'allenatore del Ligorna si è detto convinto delle qualità tecniche e atletiche degli avversari, sottolineando come la classifica attuale non rispecchi il reale valore della rosa.
Il rammarico per il punto sfumato in extremis è palpabile nelle parole del tecnico: «È un peccato non aver portato a casa i tre punti, perché comunque quando prendi goal all'ultima azione, dà fastidio, dispiace. Però è capitato anche a noi di essere dall'altra parte». Una filosofia pragmatica che testimonia l'esperienza di chi sa che nel calcio le fortune si alternano.
Analizzando l'andamento del match, Pastorino ha evidenziato come la sua squadra abbia vissuto momenti di difficoltà soprattutto nella fase iniziale: «Parlando della gara, c'è stato un buon inizio dell'Imperia. Noi abbiamo fatto goal e probabilmente, paradossalmente, ci siamo un po' rilassati, inconsciamente. Forse pensando che, avendola già sbloccata, loro avrebbero mollato. Invece hanno avuto una buona reazione».
Nonostante lo svantaggio psicologico del gol subito dopo essere passati in vantaggio, il tecnico ha apprezzato la reazione caratteriale dei suoi: «Però ho visto una squadra, per mezz'ora, bella aggressiva. La mia squadra però ancora una volta nelle difficoltà non si è sfaldata, bensì si è compattata, ha sofferto ed è stata dentro la partita umilmente». Parole che sottolineano la crescita mentale del gruppo, capace di non disunirsi nei momenti complicati.
La ripresa ha visto un cambio di inerzia a favore del Ligorna, come testimoniato dalle dichiarazioni del mister: «Poi ho visto un secondo tempo, secondo me, in crescendo. Nell'ultima mezz'ora non c'è stata proprio partita. Non so se per un problema di condizione dell'Imperia, ma abbiamo preso due pali». Una superiorità territoriale e tecnica che però non si è tradotta nel risultato sperato.
Pastorino ha poi offerto una lettura più ampia della performance della sua squadra, andando oltre il mero dato delle occasioni create: «Misurare la partita solo con le occasioni secondo me è sbagliato, si misura come una squadra riesce a prendere possesso a metà campo, come riesce a sviluppare più azioni e a tenere bene il campo». Un'analisi tattica che evidenzia come il Ligorna abbia saputo imporre il proprio gioco, pur senza riuscire a concretizzare la superiorità espressa.
Sul gol del definitivo pareggio, l'allenatore ha ammesso qualche responsabilità difensiva: «Riguardo il goal alla fine forse qualcosina abbiamo sbagliato noi con la linea, però c'è anche il merito degli avversari. Una palla calciata molto bene e un uno stacco aereo che ha permesso loro di segnare». Un'autocritica equilibrata che non toglie meriti all'avversario.
Nelle considerazioni finali, Pastorino ha voluto complimentarsi con i suoi giocatori per l'approccio alla sfida: «Faccio i complimenti ai miei ragazzi, perché siamo venuti a fare una partita qui contro una squadra che, secondo me, è una buona squadra. Una squadra fastidiosa, fisica, anche discretamente cattiva. E quindi, in sintesi, partita giusta dei miei ragazzi».
Il pareggio maturato allo Stadio Ciccione rappresenta dunque un risultato agrodolce per il Ligorna: da un lato la consapevolezza di aver disputato una prova solida contro un avversario ostico, dall'altro la frustrazione per non aver saputo gestire il doppio vantaggio e aver ceduto nel finale. Un punto che lascia qualche rimpianto ma che conferma la solidità di un gruppo capace di reagire alle difficoltà e di mantenere personalità anche in trasferte complicate.
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