Sanremese, addio Del Piero: il figlio d'arte se ne va senza aver mai giocato

L'avventura di Tobias Del Piero con la maglia della Sanremese si conclude prima ancora di essere ufficialmente iniziata sul rettangolo verde. Il club matuziano ha ufficializzato lo svincolo del giovane calciatore lo scorso 12 dicembre, mettendo fine a un'esperienza che aveva generato grandi aspettative ma che, nei fatti, non ha mai visto il figlio della leggenda juventina Alessandro scendere in campo per un impegno agonistico ufficiale.

Il primogenito di "Pinturicchio", classe 2007 e fresco diciottenne dallo scorso 22 ottobre, lascia la Liguria con un bilancio di sole tre apparizioni nelle amichevoli precampionato. Il motivo dietro questo mancato impiego è di natura medica: una persistente e fastidiosa pubalgia ha tormentato il giovane trequartista negli ultimi mesi, impedendogli di mettersi a disposizione dello staff tecnico e di dimostrare il talento maturato nelle precedenti esperienze internazionali con Getafe e Alcorcón in Spagna, oltre che nelle giovanili dell'Empoli in Italia.

L'uscita di scena di Del Piero segue temporalmente quella del direttore sportivo Simone Quintieri, che rassegnò le dimissioni lo scorso 3 novembre e che era stato l'artefice dell'operazione che portò a Sanremo diversi "figli d'arte". Tra questi figurano Oan Djorkaeff, figlio dell'ex Inter Youri, e il portiere Francesco Gattuso, cugino dell'attuale commissario tecnico della Nazionale.

Mentre la squadra si trova a ridosso del giro di boa in una complessa posizione di classifica in zona play-out, il sodalizio di corso Mazzini ha vissuto una trasformazione radicale nei propri assetti proprietari. Una svolta internazionale che vede l'ingresso in società di Christian Karembeu, ex campione del mondo con la Francia e colonna di Real Madrid e Sampdoria.

Karembeu, insieme all'imprenditore Theodoros Ornithopoulos, ha acquisito una quota del 37,5%, assumendo contestualmente la carica di vicepresidente del club. Alessandro Masu rimane stabilmente alla guida come presidente, pur detenendo ora il 25% delle quote sociali. Il nuovo organigramma si arricchisce inoltre della figura di Pierre Issa nel ruolo di "Sporting Advisor", un innesto che suggerisce la volontà di ristrutturare l'area tecnica in vista di possibili e ulteriori sviluppi futuri.