Un nuovo lutto colpisce il mondo del calcio. Ancora una volta è la maledetta Sla a strappare alla vita un ex calciatore. In una clinica romana si è infatti spento Giovanni Bertini, classe 1951, a cui era stata diagnosticata nel giugno 2016 la sclerosi laterale amiotrofica: dal 1960 ad oggi siamo già a quasi 50 vittime della Sla tra gli ex calciatori. Numero altissimo, dato il tasso di diffusione della malattia (per fortuna molto basso).
Bertini, di ruolo difensore, ha vestito in carriera le maglie di Roma, Fiorentina, Ascoli, Catania e Benevento. Anche se solo per quattro mesi, "Giovannone", come era soprannominato per la sua stazza, ha vestito anche la casacca del Taranto, club oggi in Serie D.
La carriera - Bertini, 68 anni, giocò da difensore negli anni '70. Cresciuto nell'Ostiense, arrivò nella Roma di Alvaro Marchini ed esordì in Serie A non ancora diciannovenne, il 14 dicembre 1969, in Fiorentina-Roma 2-2. Sei furono le sue presenze nella stagione 1969-1970 in giallorosso. Nel campionato successivo le presenze si dimezzarono e nel novembre del 1971 venne ceduto in prestito all'Arezzo, dove disputò 7 gare in Serie B.
Rientrato a Roma, colleziona altre venti presenze nelle due stagioni successive prima di essere ceduto al Taranto nel giugno del 1974. In Puglia rimane solo quattro mesi.
Ad ottobre Carlo Mazzone lo chiama ad Ascoli e nella città picena Bertini si fa apprezzare collezionando 15 presenze. Il trainer trasteverino, per accrescerne le potenzialità in marcatura, gli assegna in allenamento la piccola ala Claudio Macciò, alto solo 165 centimetri. Lui, alto 1,83 per 79 chilogrammi, riesce a migliorarsi sino a convincere Mazzone a portarlo con sé a Firenze nella stagione successiva. Saranno dieci le sue presenze con la maglia gigliata prima del trasferimento al Catania nel 1976-1977. Quattro stagioni in rossoazzurro, 84 presenze, 65 in C, e 7 gol, tutti realizzati nella terza divisione Nazionale e poi gli ultimi lampi a Benevento, 41 presenze tra l'80 e l'82.
In carriera ha totalizzato complessivamente 54 presenze in Serie A e 29 in Serie B. Il suo fisico da gladiatore portò Liedholm, nel periodo romanista, ad impiegarlo da centravanti in allenamento per impegnare il compagno di squadra, lo stopper Batistoni. Conta due presenze nella Nazionale Giovanile, nella quale ha esordito in un match disputato in Polonia il 6 dicembre 1970.
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