Baldini apre al ritorno a Pescara: «Chiudere la carriera qui sarebbe bellissimo»

Silvio Baldini non chiude le porte a un possibile ritorno sulla panchina del Pescara. Il tecnico toscano, attualmente alla guida della Nazionale Under 21, ha lasciato aperta questa suggestiva possibilità nel corso di un intervento alla trasmissione 'Solo Calcio' in onda su Rete8, esprimendo parole di grande affetto verso il club abruzzese e il suo presidente.

"Tornare e chiudere la carriera a Pescara sarebbe bellissimo. Mi riempirebbe d'orgoglio", ha dichiarato l'allenatore che la scorsa stagione ha guidato i biancazzurri alla promozione in Serie B prima della separazione avvenuta in estate.

Il tecnico ha riservato elogi particolari al patron del club, Daniele Sebastiani, figura che Baldini considera centrale nel percorso della società. "È un grande presidente, se lo avessi incontrato dieci anni fa avremmo fatto qualcosa di importante. Sono straconvinto che il Pescara si salverà perché credo nel presidente, ho grande stima dell'uomo e del professionista", ha affermato il mister, dimostrando piena fiducia nelle capacità dirigenziali del numero uno del sodalizio adriatico.

Le parole di Baldini rappresentano un significativo voto di fiducia per una squadra che sta affrontando le difficoltà del campionato cadetto, con l'allenatore che ha voluto sottolineare la propria convinzione circa la permanenza in categoria dei delfini.

Riguardo alla conclusione del rapporto professionale con il Pescara al termine della scorsa annata, l'allenatore ha fornito alcune delucidazioni sulle motivazioni che lo hanno portato a quella scelta. "Al termine della scorsa stagione determinate situazioni familiari mi hanno consigliato di restare a casa, ma poi il destino mi ha premiato con la chiamata della FIGC per guidare l'Under 21 azzurra", ha spiegato Baldini, chiarendo come ragioni personali abbiano influito sulla decisione prima dell'opportunità offerta dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Nel corso dell'intervento, il ct azzurrino ha anche dedicato spazio a uno dei giovani talenti emersi proprio nell'esperienza pescarese: Matteo Dagasso, attualmente parte integrante sia del progetto tecnico del Pescara che della Nazionale Under 21. Su di lui Baldini ha espresso un giudizio lusinghiero, riconoscendo anche il merito del suo predecessore sulla panchina biancazzurra.

"Su di lui c'è poco da dire, io ho sfruttato il lavoro che aveva fatto Zeman nell'impostarlo come mezzala. A centrocampo può fare tutto, ma quello di interno è il ruolo più congeniale alle sue caratteristiche", ha sottolineato l'allenatore, evidenziando l'intuizione tattica del tecnico boemo nel valorizzare le qualità del centrocampista.

Baldini ha poi proseguito nell'analisi delle caratteristiche tecniche del giovane calciatore: "Sa attaccare lo spazio, sa pressare e ha tanta qualità. Io ho solo dato continuità all'intuizione di Zeman". Una testimonianza che mette in luce la continuità nel percorso di crescita del giocatore e il lavoro sinergico svolto dai due allenatori che si sono succeduti sulla panchina pescarese.

Le dichiarazioni di Baldini arrivano in un momento delicato della stagione per il Pescara, impegnato nella lotta per mantenere la categoria dopo il ritorno in Serie B. Il tecnico ha voluto lanciare un messaggio di ottimismo e fiducia, basato sulla solidità della dirigenza e sulle qualità della rosa a disposizione del club abruzzese.

La possibilità di un ritorno futuro rappresenterebbe per Baldini il coronamento di un legame speciale con la piazza pescarese, dove ha vissuto momenti professionalmente significativi culminati con il successo della promozione. Una prospettiva che l'allenatore non esclude categoricamente, lasciando aperta una porta che potrebbe rivelarsi suggestiva per entrambe le parti.

Nel frattempo, Baldini è concentrato sull'impegno con la Nazionale Under 21, incarico prestigioso che rappresenta il riconoscimento delle sue capacità da parte della Federazione e un'importante tappa nella sua carriera da allenatore. Un ruolo che lo vede lavorare proprio con giovani talenti come Dagasso, proseguendo quel percorso di valorizzazione iniziato sui campi della Serie C e proseguito in quelli della cadetteria.