Nonostante un pareggio agguantato nei minuti finali della sfida contro il Sambiase, Mister Pippo Romano ai microfoni di "Studio 55" ha espresso la propria soddisfazione per un risultato finale giunto in extremis, ma ritenuto ampiamente meritato. Il tecnico del Messina ha analizzato la gara riconoscendo le difficoltà tattiche e lodando la tempra indomita della sua formazione.
Romano ha subito messo in chiaro che, nonostante il risultato di parità, la squadra ha saputo dimostrare il suo valore, anche se con un gioco meno incisivo del solito.
«Non è stato il peggiore Messina, abbiamo cercato di fraseggiare, entrando poco nell’area avversaria, con un buon possesso palla, purtroppo sterile», ha ammesso l'allenatore, che ha poi sottolineato la filosofia del gruppo: «Questo è il nostro stile, non molliamo mai fino all’ultimo secondo.»
Il mister ha voluto ringraziare l'intera rosa, includendo chi è subentrato e chi, pur non avendo giocato fino a quel momento, ha mantenuto alta la concentrazione e l'impegno: «Grazie a tutti, a chi è entrato, chi ce l’ha messa tutta pur non avendo avuto possibilità di giocare, fino ad oggi.»
Romano ha poi evidenziato le difficoltà incontrate nell'affrontare il Sambiase, riconducibili in gran parte all'assenza di un attaccante di peso specifico.
«Mancando Roseti, che è l’unica punta di fisico e riferimento, perché gli altri sono esterni di attacco o seconde punte e Toure non ha grande peso come centravanti», ha spiegato il tecnico. Il tentativo di sopperire a tale mancanza con accorgimenti tattici non ha prodotto l'effetto sperato: «Gli ho messo un trequartista accanto, ma con pochi risultati».
Questo deficit di fisicità ha finito per agevolare gli avversari: «Il Sambiase va a nozze con squadre come la nostra che non aveva fisicità in fase offensiva, potevamo solo attaccare gli spazi velocemente. Non siamo riusciti a farlo, ma senza demeritare o soffrire tantissimo.» Riguardo al gol subito, il mister ha parlato di un'ingenuità collettiva: «Sul gol siamo stati disattenti, in tre contro uno, però qualcosa alle squadre di casa devi concedere.»
Un'attenzione particolare è stata dedicata a Elia, l'autore della giocata decisiva per il pareggio, la cui presenza in campo è stata una concatenazione di eventi fortuiti.
«Noi nelle difficoltà ci esaltiamo, abbiamo sempre lavorato al massimo, senza pensare a quello che ci capita attorno. Poi, ci vuole fortuna, che, come si dice, aiuta gli audaci», ha affermato Romano. Il caso ha voluto che Elia, inizialmente destinato alla tribuna, sia sceso in campo a causa dell'infortunio di Roseti. Il tecnico ne ha lodato l'approccio: «Merito a lui che non si è demoralizzato e, alla fine, ha cercato quella giocata regalandoci un pareggio giusto, pur non avendo brillato tantissimo.»
Romano ha infine espresso speranza riguardo al cambio di proprietà, ritenendo che possa garantire la stabilità necessaria per il futuro: «La nuova proprietà può darci stabilità nell’immediato e nel futuro. Li incontreremo e vedremo, considerando l’importanza di avere un gruppo di ragazzi, i quali sentono l’importanza, l’entusiasmo o le motivazioni del giocare nel Messina».
In conclusione, l'analisi si è focalizzata nuovamente sulla performance collettiva: «Non siamo stati brillanti negli ultimi 25 metri, ma nelle altre zone del campo abbiamo sempre cercato di giocare, purtroppo senza la profondità consueta per noi in trasferta. Servono riferimenti di peso in attacco in questa categoria, in cui tutto si gioca sul confronto fisico.»
Nonostante le difficoltà strutturali, la squadra è stata premiata: «Siamo stati premiati per la nostra voglia di portare a casa il risultato positivo. Noi abbiamo la tempra per vivere nelle difficoltà, mantenendo umiltà, spirito operaio, senza pensare al resto, ma solo a lavorare. Abbiamo formato un gruppo importante, nel giro di pochissimi giorni, e questo non è semplice né scontato.»
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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