Alla fine, quando tutto sembrava pronto per un epilogo amaro, con il sindaco Emanuele Pepa pronto a ricevere le chiavi della società, è stato Massimiliano Guzzini a sciogliere il nodo. In silenzio, senza proclami, ma con determinazione. È lui il vero deus ex machina della nuova Recanatese. Colui che in 24 ore, come confermato dal neo direttore generale Massimo Giulietti, ha saputo ricomporre un quadro che sembrava essersi frantumato. Aggregando vecchi soci e nuovi volti, ha fatto ripartire il cuore giallorosso, quando i segnali esterni lasciavano presagire il peggio.

È rinata così, nella mattinata di sabato 21 giugno, la Recanatese 2.0, svelata in una conferenza stampa pubblica, aperta anche ai tifosi. Un momento atteso, necessario, per ricucire un rapporto con la città rimasto troppo a lungo in sospeso. Il merito? Tutto di Massimiliano Guzzini, che non solo resta nel consiglio come consigliere ma ha preferito affidare ad altri i ruoli esecutivi, a partire dalla presidenza assegnata a Daniele Maria Angelini.

Angelini è figura ben nota nel territorio: imprenditore di successo nel campo farmaceutico, con una rete di attività a Civitanova Marche, e investitore anche nella movida della Riviera tra Porto San Giorgio e Civitanova. Nel calcio ha sempre avuto un ruolo attivo, fino a poche settimane fa presidente onorario della Civitanovese, lasciata – come ha detto – per “alcune scelte scellerate” e per una gestione “padronale” che mal si conciliava con la sua idea di calcio condiviso e comunitario. Alla Recanatese, Angelini ha trovato la spinta decisiva nella presenza di Adolfo Guzzini, imprenditore di caratura internazionale che ora assume il ruolo di presidente onorario, dopo otto anni alla guida della società.

Ma la Recanatese 2.0 nasce anche nel segno della continuità. Restano in sella figure centrali dell’ultimo ciclo societario, a cominciare da Angelo Camilletti, confermato come vicepresidente. È stato lui, nei fatti, a reggere la barra della società negli anni, con un impegno silenzioso ma costante, decisivo nel tenere unito l’ambiente nei momenti più complessi. Camilletti è da sempre l’uomo di fiducia della famiglia Guzzini, sin dai tempi in cui lavorava al fianco di Adolfo anche in ambito aziendale. Impossibile immaginare questa nuova Recanatese senza di lui: rappresenta la garanzia di equilibrio, continuità e affidabilità, un punto fermo che gode della totale fiducia di chi ha costruito e rilanciato il club.

Confermati anche i consiglieri Andrea Paoloni e Mauro Tanoni, a testimonianza di una base solida e coesa sulla quale innestare il nuovo progetto. In chiave tecnica, ritorna José Cianni, che solo poche settimane fa aveva salutato con un messaggio carico di emozione: sarà ancora lui il direttore tecnico. E resta al proprio posto anche la segretaria Melissa Papa, figura di riferimento nella quotidianità gestionale del club.

Nel direttivo, oltre a Camilletti, Paoloni, Tanoni e Massimiliano Guzzini, entra anche Andrea Tubaldi, ex dg della Fermana. A Leonardo Scodanibbio sarà affidata la responsabilità del Settore Giovanile.

Un gruppo nuovo, più largo, più strutturato. E proprio la parola “inclusione” è diventata la bandiera del progetto, come sottolineato dallo stesso Guzzini: “aggregare, allargare, includere”. L’obiettivo? Non solo costruire una squadra competitiva, ma riconnettere la città, coinvolgere le famiglie, rilanciare l’entusiasmo.

Resta da rinnovare la convenzione per lo stadio, che risale al 2018, ma la direzione è tracciata. Con curiosità e aspettative attorno a un progetto che punta a un campionato “più che dignitoso”, forse competitivo, ma che ha già messo nel mirino un obiettivo chiaro e identitario: non perdere a Macerata. Perché il derby, almeno a parole, è già cominciato.

Sezione: Serie D / Data: Sab 21 giugno 2025 alle 17:45
Autore: Paolo Catena
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