La stagione del Teramo è un susseguirsi di sfide, non solo in campo, ma anche nella gestione di un periodo complesso caratterizzato da numerosi imprevisti fisici.
A fare il punto sulla situazione e sulla recente performance della squadra è stato Giovanni Alessandretti, rientrato dopo uno stop che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde. L'intervista ha spaziato dall'analisi della prestazione contro il Sora fino all'aggiornamento sulle sue condizioni personali, fornendo uno spaccato della resilienza che anima l'ambiente biancorosso.
L'approccio alla sfida contro il Sora è stato il primo tema affrontato. Alessandretti ha subito chiarito che, dal suo punto di vista, la squadra aveva iniziato l'incontro con il piglio giusto. "Secondo la mia ottica, abbiamo approcciato bene la partita," ha affermato il calciatore, sottolineando che i Lupi erano "entrati in campo nel modo giusto, con la determinazione appropriata."
Nonostante ciò, il corso del match è stato segnato da un episodio specifico, ovvero il calcio di rigore, un momento che, come spesso accade nel calcio, può ribaltare le sorti di un confronto. Alessandretti ha riconosciuto l'impatto di tale evento: "L'evento del rigore è un episodio che può cambiare le sorti del match," ma ha anche espresso un rammarico per la conseguente flessione, puntualizzando che sarebbe stato necessario "essere bravi a rimanere concentrati e portare a casa il massimo risultato."
Passando all'analisi tattica, l'intervista si è focalizzata sull'importanza del lavoro collettivo, in particolare in fase difensiva. Il mister aveva già evidenziato che l'efficacia in retroguardia è il frutto di uno sforzo corale, concetto pienamente condiviso da Alessandretti. "Noi lavoriamo per quanto riguarda la fase difensiva più di squadra," ha spiegato, evidenziando come "ogni reparto è fondamentale ai fini difensivi." Riguardo agli avversari, il centrocampista ha lodato la prestazione del Sora, squadra che si è presentata allo stadio Bonolis con un atteggiamento audace: "Secondo la mia ottica è venuta qui al Bonolis a testa alta, esprimendo il proprio calcio e le proprie idee di gioco con un gioco molto propositivo, che diciamo hanno riportato in campo nel migliore dei modi."
Un capitolo a parte è stato dedicato alla situazione generale della squadra e alla serie di contrattempi che ha caratterizzato le ultime settimane. Un problema principale che il Teramo si trova ad affrontare è l'impossibilità di vivere un periodo di allenamenti e preparazione totalmente sereno, a causa dei continui infortuni. Alessandretti ha confermato questo periodo delicato, in cui "ci sono stati parecchi infortuni," alcuni più seri, come quello occorso al compagno Pietro Messori, e altri che hanno limitato l'impiego di diversi giocatori per qualche settimana.
Nonostante questi "intoppi fisici," il giocatore ha voluto rassicurare sulla forza dell'organico. "Abbiamo comunque una rosa molto valida e molto molto ampia," ha dichiarato, rimarcando un concetto fondamentale: "Chi scende in campo deve dare il massimo e fare del suo meglio."
Infine, l'attenzione si è spostata sulla condizione fisica di Alessandretti stesso, che è stato interrogato sul suo attuale stato di forma e sulla percentuale di recupero. Il calciatore ha rivelato che le tre settimane trascorse ai box sono state lunghe. "Sono stato fuori tre settimane per un fastidio che comunque mi ha limitato molto, anche a livello di recupero," ha ammesso. Tuttavia, il peggio sembra essere passato. "Ti dico, mi sento bene," ha concluso, trasmettendo fiducia e determinazione, "e sto lavorando per tornare al meglio." Il suo rientro e la sua analisi rappresentano un segnale importante per il Teramo, che continua a lottare per i propri obiettivi facendo leva sulla profondità del gruppo e sulla volontà di superare ogni difficoltà.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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