Una clamorosa smentita quella che arriva dal Piemonte. Attraverso il proprio legale, l'avvocato Massimo Macigni, il calciatore Thierry Henry ha categoricamente negato qualsiasi accordo con la ASD Chieri Calcio, contestando duramente l'annuncio apparso sui media il 15 luglio scorso.

La vicenda ha assunto contorni particolarmente delicati, con il rappresentante legale dell'atleta che ha inviato una comunicazione formale per chiarire definitivamente la posizione del proprio assistito. La questione ruota attorno a presunte intese tra il giocatore e la società piemontese per la partecipazione al campionato di Eccellenza della prossima stagione.

Secondo quanto emerso dalla comunicazione legale, Henry aveva già manifestato chiaramente le proprie intenzioni al termine della stagione sportiva 2024/2025. Il calciatore aveva espresso al club la propria contrarietà a proseguire l'attività nel torneo di Eccellenza piemontese, considerato inadeguato per il proprio percorso di crescita professionale.

La situazione si è ulteriormente complicata a causa di una questione procedurale che ha lasciato sorpreso lo stesso atleta. Henry ha infatti appreso dalla stampa della mancata presentazione da parte della società della domanda di ripescaggio in Serie D, una circostanza che lo ha colto di sorpresa considerando le diverse intenzioni che gli erano state comunicate dal club.

Il legale ha sottolineato come questa discrepanza tra le aspettative create e la realtà dei fatti abbia generato incomprensioni significative. La società aveva infatti lasciato intendere al calciatore orientamenti diversi rispetto a quelli poi concretizzatisi, creando un clima di incertezza che ha inevitabilmente influenzato le decisioni dell'atleta.

L'aspetto più controverso della vicenda riguarda le tempistiche e le modalità dell'annuncio da parte dell'ASD Chieri. Il rappresentante legale di Henry ha definito la comunicazione del club come "intempestiva e in spregio a qualsiasi accordo con il giocatore", evidenziando come non vi fosse alcuna intesa preliminare che giustificasse tale dichiarazione pubblica.

La reazione dell'entourage del calciatore è stata particolarmente dura, manifestando "totale disappunto per quanto venuto a conoscenza attraverso gli organi di stampa, locale e nazionale". Questa presa di posizione sottolinea come la gestione mediatica della vicenda abbia aggravato una situazione già complessa, trasformando una questione contrattuale in un caso di interesse pubblico.

L'avvocato Macigni ha inoltre precisato che, indipendentemente da eventuali vincoli contrattuali esistenti, la posizione del proprio assistito rimane invariata: non sussiste alcuna volontà di partecipare al campionato di Eccellenza piemontese con la maglia del Chieri.

La controversia evidenzia le difficoltà comunicative che spesso caratterizzano il mondo del calcio dilettantistico, dove le trattative informali e le aspettative non sempre si traducono in accordi concreti. Il caso Henry-Chieri rappresenta un esempio emblematico di come malintesi e comunicazioni inadeguate possano generare situazioni di forte tensione tra società e atleti.

Per il Chieri Calcio, questa smentita rappresenta un significativo contrattempo nella pianificazione della rosa per la prossima stagione. La società dovrà ora rivedere i propri programmi tecnici, dovendo fare a meno di un elemento che evidentemente considerava già parte del progetto sportivo.

Dal punto di vista del calciatore, la vicenda sottolinea l'importanza di una comunicazione chiara e trasparente nelle trattative sportive. Henry, attraverso il proprio legale, ha voluto ribadire con fermezza la propria posizione, evitando che si consolidassero interpretazioni erronee delle proprie intenzioni.

La questione assume particolare rilevanza anche considerando l'impatto mediatico che ha generato. La diffusione della notizia attraverso i canali di informazione locale e nazionale ha amplificato le conseguenze di quello che inizialmente poteva essere considerato un semplice malinteso contrattuale.

Il caso solleva inoltre interrogativi sui meccanismi di comunicazione nel calcio dilettantistico, dove spesso le società procedono ad annunci senza aver finalizzato completamente gli accordi con i tesserati. Questa prassi, seppur diffusa, può generare situazioni imbarazzanti e potenziali contenziosi legali.

L'intervento dell'avvocato Macigni ha avuto il merito di chiarire definitivamente la situazione, evitando che si protraessero ulteriormente le speculazioni e i malintesi. La smentita ufficiale rappresenta un punto fermo nella vicenda, definendo chiaramente le rispettive posizioni delle parti coinvolte.

Per Henry, ora si apre la ricerca di una nuova destinazione che possa soddisfare le proprie ambizioni professionali. Il rifiuto del campionato di Eccellenza lascia intendere che l'atleta punti a categoria superiori o comunque a progetti sportivi più ambiziosi.

La vicenda del mancato approdo di Henry al Chieri si chiude quindi con una netta presa di distanza del calciatore dalle dichiarazioni del club piemontese, ribadendo l'importanza di una corretta gestione delle relazioni contrattuali nel mondo dello sport dilettantistico.

Sezione: Eccellenza / Data: Lun 21 luglio 2025 alle 20:00
Autore: Andrea Villa
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