La sfida del Taranto contro il Brilla Campi si è conclusa con un frustrante pareggio a reti inviolate, uno 0-0 che, pur non rappresentando una sconfitta, lascia un profondo senso di insoddisfazione per le opportunità mancate. La squadra ionica ha mostrato evidenti lacune nell'essere incisiva sotto porta, faticando a trasformare la mole di gioco prodotta in concretezza offensiva.
Nel dopogara, l'allenatore Ciro Danucci non ha nascosto la propria amarezza per l'esito della partita, sottolineando come la sua formazione avrebbe potuto e dovuto dimostrare maggiore efficacia negli ultimi sedici metri del campo.
Analizzando il risultato finale, Danucci ha espresso il suo dispiacere: «Purtroppo è andata così: sia nei primi 10-15 minuti che nel secondo tempo abbiamo avuto delle buone opportunità per passare in vantaggio, e abbiamo concesso il giusto su un campo difficile, anche viste le dimensioni ridotte. I ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare. Naturalmente queste sono partite che cambiano totalmente una volta passati in vantaggio. Bisogna continuare a lavorare e fare meglio». L'allenatore è consapevole che un gol in apertura avrebbe potuto cambiare radicalmente l'andamento dell'incontro, sbloccando la situazione e costringendo gli avversari a scoprirsi.
Il tecnico rossoblù ha poi messo in luce le complicazioni derivanti dalle assenze forzate, un fattore che ha indubbiamente pesato sulla prestazione: «Anche oggi purtroppo avevamo diverse assenze. Non avendo una preparazione alle spalle, è facile che alla lunga vengano fuori problemi di natura muscolare, come successo ad Etchegoyen. Ieri sera anche Calabria ha avuto la febbre e quindi si sono aggiunte delle situazioni che hanno reso la gara più complicata». Le defezioni dell'ultimo minuto e i problemi fisici hanno dunque contribuito a rendere la gara più ardua del previsto.
Nonostante la mancanza di cinismo, Danucci ha lodato l'impegno dei suoi: «L’atteggiamento dei ragazzi è stato giusto, hanno cercato di vincere la partita fino alla fine con grande voglia. Potevamo comunque gestire meglio diverse situazioni. Sia al quarto d’ora con Souare, che nel 2 contro 2 guidato da Russo, si doveva fare meglio. Anche su alcuni cross si poteva gestire meglio la situazione. È evidente che servirà lavorare e migliorare la finalizzazione». L'analisi è chiara: la volontà non è mancata, ma la lucidità nelle scelte cruciali, soprattutto al momento del passaggio finale o del tiro, deve crescere sensibilmente.
Riguardo alla difficoltà nel concludere l'azione, l'allenatore ha fornito una prospettiva rassicurante, spostando il focus dalla costruzione all'esecuzione: «Non abbiamo difficoltà nell’arrivare a calciare in porta. Io mi preoccuperei di più se non arrivassimo negli ultimi venti metri. Oggi invece abbiamo tirato molto in porta e creato più volte i presupposti per passare in vantaggio. Sono convinto che con un pizzico di fortuna in più e con il tempo migliorerà anche la fase di finalizzazione. Oggi sono comunque contento dei ragazzi». La sua convinzione è che la capacità di creare occasioni sia la base su cui costruire il successo, e che con il tempo e il lavoro, anche la precisione sotto porta arriverà.
Infine, Danucci ha dedicato un passaggio alle condizioni del campo, evidenziando come queste abbiano favorito la fase difensiva della squadra ospitante: «Questo è un campo difficile, dove naturalmente le dimensioni sono molto ridotte, è un terreno molto stretto. Se guardiamo i nove metri dalla bandierina, cadono addirittura dentro l’area di rigore. Quindi è un campo dove le squadre che difendono hanno un vantaggio, essendo molto stretto. Però devo dire che i ragazzi avevano e avrebbero meritato ovviamente la vittoria oggi». Un'ulteriore sottolineatura del fatto che, al netto di tutte le problematiche, la vittoria per la mole di gioco e l'impegno profuso sarebbe stata il risultato più giusto.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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