Monselice, ha firmato il nuovo allenatore

Il nuovo allenatore del Monselice è Paolo Antonioli. Sarà l’ex tecnico di CastelbaldoMasi e Academy Plateola a raccogliere l’importante eredità di Luca Simonato sulla panchina del glorioso club biancorosso, fresco di vittoria dei playoff nel girone «C» di Promozione.

Nato a Mantova il 17 novembre del 1977, il nuovo condottiero monselicense ha alle spalle una carriera di primissimo livello da calciatore con quasi vent’anni di professionismo tra serie B, C/1 e C/2.

Difensore centrale roccioso e di grande temperamento, ha esordito in C/1 allo Spezia nella stagione 1996/1997: seguono quattro anni alla Vis Pesaro, cinque al Padova (di cui è stato pure capitano), due al Frosinone (con 30 presenze nella serie B 2006/2007, quella con la Juventus post Calciopoli), due al Gallipoli, due al Lanciano e una all’Alma Juventus Fano.

Nel 2012 l’approdo in Eccellenza all’Abano, che trascina da leader e capitano all’esaltante promozione in serie D nel 2014, l’ultima del club neroverde: la sua carriera si chiude alla Thermal Teolo, in Eccellenza, nel 2015/2016.

Da allenatore debutta all’Albignasego, con cui vince i playoff di Prima Categoria e conquista la successiva permanenza in Promozione: seguono le già citate esperienze con CastelbaldoMasi (Eccellenza) e Academy Plateola (Prima Categoria ed Eccellenza), fino all’accordo con il Monselice raggiunto e sottoscritto nella giornata di oggi.

Già definito anche il suo vice: si tratta di un gradito ritorno, visto che ad affiancare Paolo Antonioli sarà Marco Sadocco, capitano biancorosso ai tempi dell’ultima Eccellenza (agli ordini di Mario Vittadello e Cristiano Masitto) e poi colonna del reparto arretrato «post-rinascita» dal 2015 al 2018.

«Sado», classe 1983 con patentino «Uefa B», è reduce dalla sua prima esperienza da primo allenatore al timone della juniores dell’ABC Arre Bagnoli, che ha trascinato ad un passo dalla conquista del titolo provinciale di categoria arrendendosi solo ai calci di rigore nella semifinale con il Pontecorr.

Curiosità nella curiosità: Paolo e Marco erano stati compagni di squadra a Padova in serie C nei primi anni Duemila.