Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, ha espresso sentimenti contrastanti all'indomani del pareggio casalingo contro la Carrarese. La formazione biancazzurra è riuscita a rimontare un risultato che appariva compromesso, strappando un punto prezioso negli ultimi minuti di gara. Tuttavia, il numero uno del Delfino non nasconde la propria insoddisfazione per quanto mostrato dalla squadra per gran parte dell'incontro.
Intervenuto sulle colonne del quotidiano Il Centro, Sebastiani ha offerto un'analisi articolata della prestazione dei suoi: "Sono sicuramente contento perché abbiamo ripreso un risultato che sembrava compromesso ma al tempo stesso mi vedete arrabbiato perché, se sappiamo giocare come negli ultimi 10' del primo tempo e nella parte finale del match, non possiamo concedere quello che abbiamo concesso alla Carrarese".
Il patron del club abruzzese ha riconosciuto il valore della compagine toscana, sottolineando però come il Pescara avesse le potenzialità per affrontare l'avversario su basi paritarie sin dal primo minuto: "Loro sono sicuramente una bella squadra attrezzata per fare bene, ma ce la potevamo giocare tranquillamente dall'inizio ad armi pari". Una dichiarazione che evidenzia come la dirigenza biancazzurra nutra aspettative elevate nei confronti della propria rosa, ritenendo insufficiente un approccio attendista o remissivo contro qualsiasi avversario del campionato.
Le parole di Sebastiani lasciano trasparire la convinzione che la squadra disponga di qualità tecniche e tattiche adeguate per competere a livelli superiori rispetto a quanto dimostrato finora. Il presidente ha inoltre manifestato ottimismo per il futuro, confidando nei recuperi degli elementi attualmente indisponibili: "Speriamo che con il tempo e con il rientro degli infortunati le cose vadano meglio".
La questione dell'emergenza in difesa è stata al centro dell'intervento del massimo dirigente biancazzurro. L'infortunio al ginocchio subito da Pellacani aveva sollevato interrogativi sulla possibilità di un intervento sul mercato degli svincolati per tamponare la carenza numerica nel reparto arretrato. Sebastiani ha però categoricamente escluso questa opzione.
"Assolutamente no. Abbiamo cinque difensori centrali con Giannini che venerdì si è tagliato sul tendine, giusto per non farci mancare nulla. Ma è recuperato", ha dichiarato il presidente, fornendo anche un aggiornamento sulle condizioni del giovane centrale, protagonista di un incidente che avrebbe potuto aggravare ulteriormente la situazione.
La dirigenza pescarese ritiene dunque di avere sufficienti soluzioni interne per fronteggiare l'assenza di Pellacani. Sebastiani ha illustrato le alternative a disposizione dello staff tecnico: "E se dovesse servire c'è Letizia che può fare il braccetto e darci una mano come ha fatto nella parte finale della stagione lo scorso anno". Il riferimento all'adattabilità tattica dell'esperto difensore dimostra come il club intenda sfruttare la duttilità degli elementi già presenti in organico prima di ricorrere a innesti dall'esterno.
Il numero uno del Delfino ha inoltre rimarcato l'importanza di valutare l'evoluzione della situazione nel medio periodo: "Strada facendo poi capiremo cosa vuole fare il mister". Una frase che lascia intendere come le scelte future, anche in ambito di mercato, saranno condizionate dalle indicazioni che arriveranno dallo staff tecnico guidato da Vincenzo Vivarini e dalle risposte che la rosa saprà fornire nelle prossime settimane.
Il bilancio dopo otto giornate: manca l'equilibrio
Chiamato a tracciare un primo bilancio dell'avvio di stagione del Pescara, Sebastiani ha individuato nella mancanza di equilibrio il principale problema della squadra. Dopo otto giornate di campionato, i biancazzurri non hanno ancora trovato quella continuità di rendimento necessaria per ambire alle posizioni di vertice della classifica.
"La sintesi delle prime otto partite è l'equilibrio che ancora non abbiamo trovato e che va cercato attraverso delle scelte che possono aiutare l'allenatore a fare qualcosa di diverso", ha spiegato il presidente. Un'ammissione che sottolinea come la formazione abruzzese abbia alternato prestazioni convincenti a prove opache, senza riuscire a garantire standard qualitativi costanti nell'arco dei novanta minuti.
Nonostante l'analisi franca della situazione, Sebastiani ha tenuto a precisare i confini del proprio ruolo: "Ma questo è il lavoro del tecnico e non entro nel merito". Il massimo dirigente ha così ribadito la fiducia nell'operato di Vivarini, rispettando le competenze e le prerogative del tecnico nella gestione degli aspetti tattici e tecnici della squadra.
La dichiarazione del presidente lascia intravedere la necessità di modifiche nell'assetto della squadra, sia sul piano della formazione che dell'approccio mentale alle partite. L'obiettivo dichiarato è quello di trovare la giusta formula per esprimere con continuità il potenziale che la rosa possiede, limitando quegli errori e quelle disattenzioni che hanno caratterizzato negativamente diverse gare nelle prime settimane di campionato.
Il Pescara si trova dunque in una fase di ricerca e assestamento. Le parole di Sebastiani delineano il quadro di una società consapevole delle proprie potenzialità ma anche dei limiti mostrati fino a questo momento. La speranza è che il rientro degli infortunati e il lavoro settimanale possano contribuire a trovare quell'equilibrio che, secondo il presidente, rappresenta la chiave per invertire la rotta e dare una svolta alla stagione biancazzurra.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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