L'Arezzo esce sconfitto dalla sfida casalinga contro il Carpi per via di un gol di Cortesi che ha scatenato vibranti polemiche da parte della dirigenza amaranto. La rete decisiva, contestata per un presunto fuorigioco non rilevato dalla terna arbitrale, ha portato anche all'espulsione del direttore sportivo Cutolo nel concitato finale di gara.
Lo sfogo del presidente
In sala stampa non si è presentato il tecnico ma direttamente il presidente Guglielmo Manzo, che ha espresso tutta la sua frustrazione per l'episodio contestato: "Quando tu sei convinto di andare a riposo tranquillo sullo 0-0 e per un madonnare errore, mi voglio augurare un errore di una terna arbitrale che ti mette nelle condizioni di prendere un gol assurdo, è normale che ti cambia un po' tutto il percorso".
Il numero uno del club toscano ha poi sollevato interrogativi sulla gestione arbitrale delle partite casalinghe dell'Arezzo: "Invito tutti a fare un ragionamento: bisogna capire perché noi ad Arezzo - se si vanno a vedere un po' tutto il nostro percorso da inizio del campionato - le ingiustizie che abbiamo avuto dal punto di vista arbitrale le abbiamo avute in casa. È strano: fuori tutto lineare, in casa c'è qualche ingiustizia che non quadra".
La ricostruzione dell'episodio contestato
Manzo ha analizzato dettagliatamente l'azione che ha portato al gol decisivo, evidenziando non solo il presunto fuorigioco ma anche un fallo non sanzionato: "Bisogna capire il perché: io adesso non voglio pensare mai per niente al mondo alla malafede però è chiaro che un gol del genere è impensabile, un fuorigioco del genere derivato anche da un fallo perché non c'è solo il problema del fuorigioco ma c'è il problema anche del fallo è assurdo".
Il presidente ha manifestato la volontà di far sentire la voce della società nelle opportune sedi istituzionali: "Quindi siamo in una condizione veramente molto complicata: bisognerà capire, cercheremo di farci sentire nelle sedi preposte e capiremo cosa fare perché così è veramente difficile cioè sono veramente campionati falsati".
L'apprezzamento per i tifosi e la squadra
Nonostante la delusione per il risultato, Manzo ha voluto sottolineare il comportamento corretto del pubblico di casa: "Il popolo aretino oggi ha applaudito i ragazzi e c'è un motivo: perché la squadra ha dato il 110% ed è giusto così. Quando abbiamo fatto male ci hanno fischiato ed è giusto anche questo. Ma uscire dal campo quando una partita è stata indirizzata da un errore così madornale purtroppo non lo accetto".
La proposta del VAR
Nel suo intervento, il presidente ha anche rivelato un retroscena riguardante una proposta avanzata al presidente della Lega Pro Marani per l'introduzione della tecnologia nelle serie minori: "Parlando col presidente Marani io ho chiesto quanto costa avere il Var nei nostri gironi e lui ha detto che sicuramente ci vanno quei €150-180mila a squadra. Allora ho detto noi prendiamo 100-120mila di televisioni ma perché non proviamo a trovare una soluzione? Perché abbiamo dei campionati falsati".
Un'esortazione a investire nella tecnologia per evitare errori che, secondo Manzo, possono falsare l'andamento dei campionati, con un riferimento particolare anche alle difficoltà arbitrali nel girone C: "Io ringrazio Dio di non stare nei panni di uno dei presidenti del girone C".
Una storia che si ripete
Verso la conclusione del suo intervento, il presidente ha fatto riferimento a problematiche arbitrali che sembrano persistere nel tempo: "Io ho preparato qualche anno fa un dossier di tutti i torti arbitrali ai danni dell'Arezzo: non è cambiato niente passati 5 anni. Ad Arezzo continuano a fare i fenomeni: c'è qualcosa che non quadra".
Nonostante tutto, Manzo ha voluto chiudere con un apprezzamento per l'impegno mostrato dai suoi giocatori: "Bravi i ragazzi che ci hanno messo tutto quello che potevano per portarci fuori da questo brutto risultato: non è andata così, pazienza. Complimenti alla squadra avversaria che ha fatto del suo e finisce lì".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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