Cristian Soave, l'allenatore del Caldiero Terme, ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa per i gialloverdi, culminata con la retrocessione in Serie D dopo il playout contro la Triestina. Nonostante l'amarezza del risultato finale, le sue parole rivelano un profondo senso di gratitudine e orgoglio per il percorso intrapreso dalla squadra.

Un'esperienza "bella" e il rammarico per il sogno infranto

Soave ha aperto la sua riflessione esprimendo riconoscenza per l'opportunità avuta. "Ringrazio il presidente che ci ha dato la possibilità di fare una categoria così bella, nella maniera migliore", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di aver affrontato la Serie C. Il tecnico ha insistito sulla dedizione e l'impegno profuso dai suoi ragazzi. "Non so se è stato meritato, abbiamo dato anima e cuore dimostrandoci all'altezza", ha proseguito, evidenziando il sacrificio e la grinta che hanno contraddistinto la stagione del Caldiero Terme.

Pur riconoscendo gli errori, Soave ha difeso il lavoro svolto. "Errori ne abbiamo commessi, come ne fanno tutti: c'è sempre da migliorare, ma dal punto di vista lavorativo non c'è niente da rimproverare", ha affermato, rimarcando l'impegno costante. La fede nel raggiungimento dell'obiettivo non è mai venuta meno. "Ci abbiamo creduto sempre e siamo stati premiati, purtroppo è mancata la ciliegina che ero convinto sarebbe arrivata. Ho fallito il pronostico nel finale", ha ammesso con sincerità, evidenziando il rammarico per non aver coronato il sogno della salvezza, nonostante la convinzione di potercela fare fino all'ultimo.

Gli alti e bassi della stagione e le sfide decisive

Analizzando il cammino dei gialloverdi, Soave ha individuato i momenti critici. "Qualche partita l'abbiamo sbagliata, soprattutto in quei due mesi nei quali siamo andati in confusione, ci voleva un po' più di equilibrio perché sapevamo che il momento di difficoltà sarebbe arrivato", ha spiegato, riferendosi a un periodo di calo che ha inciso sul rendimento della squadra.

Il playout contro la Triestina, seppur con un esito negativo, ha lasciato un segno di orgoglio. "Abbiamo giocato due partite alla pari con la Triestina, mettendogli paura in un grande stadio. Gli episodi non ci hanno aiutato", ha commentato Soave, sottolineando la dignità con cui la sua squadra ha affrontato un avversario blasonato.

Tra le partite che il tecnico rigiocherebbe, spicca un match specifico. "Probabilmente avrei rigiocato la partita con l'Arzignano che non abbiamo preparato nei minimi dettagli, è una di quelle nelle quali abbiamo performato di meno", ha rivelato, indicando una prestazione sottotono come un punto su cui avrebbe voluto lavorare diversamente.

Non sono mancati, tuttavia, momenti di grande soddisfazione. "La prima vittoria con l'AlbinoLeffe non si scorda, considerando anche il campionato che poi hanno fatto", ha ricordato con piacere, evidenziando un successo significativo. Un'altra svolta psicologica è arrivata dopo una sconfitta: "Mentre dopo la sconfitta con la Feralpisalò ho pensato che ce l'avremmo potuta fare", ha concluso Soave, rivelando come anche un insuccesso possa a volte infondere nuova fiducia e consapevolezza nelle proprie potenzialità.

Sezione: Serie D / Data: Sab 24 maggio 2025 alle 16:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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