È un Molfetta da record: in casa non succede da marzo 2019

23.03.2021 12:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
È un Molfetta da record: in casa non succede da marzo 2019

16 marzo 2019. A questa data risale l’ultima sconfitta interna subita dalla Molfetta Calcio in casa: 2-4 ad opera di un Casarano in grado poi di vincere quel campionato di Eccellenza e approdare in serie D.

Siamo tornati indietro nel tempo, quindi, alla stagione 2018-19, conclusa dalla Molfetta Calcio all’ottavo posto in classifica con mister Bartoli allenatore/giocatore a partire da fine gennaio sino al termine della stagione. Nell’annata successiva, ci sarà la cavalcata trionfale in Eccellenza con una sola sconfitta maturata in campionato (in trasferta) in 25 match disputati e, quest’anno, il record persiste grazie all’ottimo score casalingo che ha fruttato in questo campionato di D ben 7 vittorie e 4 pareggi.

Nessuno, nella storia calcistica molfettese, è stato in grado di far meglio. Lo attestano ufficialmente gli annali ma anche tanti storici tifosi molfettesi.

Le dichiarazioni del Pres. Cormio e di tutta la dirigenza biancorossa

“Il Poli è sempre stato un fortino anche ai tempi della C2 o ai tempi della Serie D. Comprenderne a fondo le ragioni non è semplice. Partiamo dall'atteggiamento della squadra di casa: per tradizione "La Molfetta" non è mai stata una squadra “all'arrembaggio”, ma è sempre stata una squadra sorniona che studia l'avversario e poi “cala” la legge del Poli. Inoltre, la grandezza del campo consente di disegnare trame di gioco che su altri campi non è possibile replicare, in quanto più piccoli. Quest’anno non possiamo di certo attribuire questo record al supporto del pubblico, ma l'anno scorso soprattutto nelle partite clou (vedi match con Il Corato ndr) i tifosi hanno rappresentato una parte importante. Facendo un tuffo nel passato, ricordo partite quali Molfetta- Cerignola degli anni ‘90 con 6000 persone al campo fra molfettesi ed ospiti, Molfetta- Chieti con Enrico Chiesa in campo, o i derby con il Bisceglie o con il Trani o la partita con la quale fu inaugurato il manto erboso contro il Bari o contro il Foggia di Zeman...partite giocate sempre a viso aperto e dove solo la legge del "più forte" ha prevalso sul fattore Poli!

Il Poli, infatti, è una filosofia di gioco che tutte le squadre che hanno vestito i colori della Molfetta hanno sposato: è un’alchimia, una magia, un modo di essere! Un fortino che incarna lo spirito della sua Squadra e ci dà una grande spinta…sperando che duri il più allungo possibile!”

Ma chi sono i fautori di questa impresa?

I giocatori certo, i primi a scendere in campo; alcuni di loro hanno vissuto sin dal principio questa cavalcata (vedi Pinto, Legari e Ventura tra gli altri ndr) e sono tuttora punti di riferimento della squadra in D.

Lo staff tecnico, composto da mister Bartoli, dal suo vice Traversa, dal preparatore dei portieri Musacco, dal preparatore Annoscia, dal DS Frascati.

La dirigenza, composta da Cormio, Bufi, d’Alesio, De Gennaro, e supportata quest’anno anche dal lavoro dei dirigenti Camicia (DG), Lafronza e mister Leali.