Il direttore sportivo della Sambenedettese, Stefano De Angelis, è tornato sul pareggio contro l'Ancona, sottolineando l'importanza della classifica e l'impatto dell'assenza dei tifosi.
"Dopo il pareggio con l’Ancona ciò che conta davvero è comunque la classifica. Al Del Conero avremmo vinto se ci fossero stati i nostri tifosi: la loro assenza è per noi un grande svantaggio, perché la pressione della nostra gente ci piace e ci aiuta a dare quel qualcosa in più in campo. Ovviamente, questo non giustifica i nostri errori e l’atteggiamento sblagliato del secondo tempo", ha dichiarato De Angelis.
Polemiche e fiducia dei tifosi
Nonostante le polemiche sollevate da alcuni tifosi, De Angelis ha ribadito la fiducia della maggioranza dei sostenitori. "Le polemiche ci stanno, ma questa società sta dimostrando di aver fatto molte cose positive e il numeroso pubblico del Riviera, e anche gli oltre mille tifosi presenti al Ciarrocchi sabato scorso, sono la prova che la strada intrapresa è quella giusta e che lo zoccolo duro della tifoseria rossoblù ci sta dando fiducia. Con gli ottimi risultati ottenuti abbiamo abituato bene i nostri tifosi", ha affermato De Angelis.
Presidente Massi e fiducia nella squadra
De Angelis ha anche commentato le dichiarazioni del presidente Massi, sottolineando la sua passione e fiducia nella squadra. "Anche il presidente Massi, dopo il pareggio di Ancona, a caldo ha espresso rammarico da vero tifoso, ma poi subentra la parte razionale: il nostro presidente è la voce del popolo rossoblù e il primo tifoso della Samb, ma essendone anche il presidente, ha voglia di rendere felice questa gente. In ogni caso, Massi ha una smisurata fiducia nella squadra", ha dichiarato De Angelis.
Mercato di gennaio e Sbaffo
In merito al mercato di gennaio e all'arrivo di Alessandro Sbaffo, De Angelis ha difeso le scelte della società. "Critiche sul mercato di gennaio? Il mercato di riparazione è utile per quelle squadre che in quel momento sono in difficoltà, e noi non lo eravamo. Per quanto riguarda la cessione di Lonardo, posso dire che questa estate molti non sapevano neanche chi fosse, ma poi il ragazzo ha superato le ingiuste critiche e dimostrato di meritare una nuova e importante avventura. Quando è andato via avevamo un vantaggio di sei punti, dopo la sua partenza e l’arrivo di Sbaffo ci siamo portati a più nove", ha spiegato De Angelis.
Analisi del momento negativo
Infine, De Angelis ha analizzato il momento negativo della squadra, attribuendolo a un calo mentale. "Dopo l’Aquila sembravamo una squadra di marziani che stava ammazzando il campionato, ma il calcio è fatto di episodi e questo calo non è fisico ma mentale: i ragazzi vogliono sempre regalare ai tifosi una prestazione maiuscola, ma ultimamente questo non è successo e di conseguenza è subentrato un po’ di nervosismo.
Calo mentale probabilmente dovuto anche alla grande voglia di arrivare il prima possibile all’obiettivo. Le nostre dirette inseguitrici ci crederanno fino a quando la matematica non le condannerà; non dobbiamo però ascoltare quello che dicono gli altri, ma pensare solamente a noi stessi con l’obiettivo di restare davanti fino alla fine", ha concluso De Angelis.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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