La dodicesima giornata del Girone F di Serie D ha offerto uno spettacolo di emozioni contrastanti, dove la dimostrazione di forza della capolista si è intrecciata con i riscatti d'orgoglio di chi, sette giorni prima, aveva subìto pesanti umiliazioni. I numeri parlano chiaro: quando si gioca ogni settimana, la capacità di reazione diventa determinante quanto la qualità tecnica.

L'Ostiamare ha messo in scena una prestazione che rasenta la perfezione calcistica, travolgendo 7-0 la Sammaurese in un match senza storia. Vianni, Felici, Giordani, Greco, Gueye, Spinosa e Orfano hanno firmato una goleada che certifica lo stato di grazia della capolista, ormai a quota 34 punti. Cinque lunghezze sull'Ancona seconda rappresentano un margine consistente, costruito anche grazie alla vittoria esterna per 0-2 ottenuta nell'undicesima giornata a Unipomezia. La squadra lidale non conosce flessioni e procede con una regolarità impressionante.

Alle spalle, il Teramo conferma le proprie ambizioni con una prestazione di sostanza. Dopo l'esplosivo 5-2 rifilato a L'Aquila nella giornata precedente – match in cui Carpani aveva firmato una doppietta personale – i biancorossi hanno espugnato il campo del Notaresco grazie alle reti di Botrini e Sereni, aggiudicandosi un derby sentito e pesante in chiave classifica. Con 28 punti, il Teramo si conferma terza forza del girone, a una sola lunghezza dall'Ancona. L'Ancona ha invece frenato con lo 0-0 casalingo contro la Vigor Senigallia, dopo il convincente 0-3 esterno ottenuto a Sora sette giorni prima grazie alla doppietta di Kouko e al sigillo di De Luca.

Ma è nel panorama delle squadre che cercano di risalire che la dodicesima giornata ha scritto le pagine più significative. L'Aquila ha offerto una risposta immediata e perentoria dopo il pesante 5-2 subìto proprio dal Teramo nell'ultimo turno. La vittoria per 3-0 contro il Fossombrone, con i gol di Corigliano, Sparacello e Di Renzo, rappresenta una reazione d'orgoglio fondamentale per i rossoblù, che restano agganciati al treno delle prime posizioni con 23 punti. La capacità di reagire dopo una debacle è il marchio delle squadre destinate a recitare un ruolo da protagoniste fino alla fine.

Stesso discorso per la Recanatese, che nella precedente giornata aveva incassato un doloroso 4-1 dal Giulianova – con la doppietta di Odianose e le reti di Morri e Martiniello – ma ha saputo rialzare immediatamente la testa. Il 2-0 rifilato al Chieti, firmato dalla doppietta di D'Angelo (di cui un rigore), vale oro per il morale e per la classifica. Dopo due giornate così contrastanti, la squadra giallorossa ha dimostrato carattere, una qualità spesso più preziosa del talento puro.

Nella parte bassa della classifica, il Castelfidardo rimane invischiato in una situazione drammatica. Ultimo con appena 4 punti, il club marchigiano aveva fatto intravedere una reazione vincendo 1-2 a Chieti nell'undicesima giornata con le reti di Abagnale e Morais, ma la sconfitta casalinga per 2-3 contro l'Unipomezia – nonostante i gol di Palestini e Abagnale – riporta tutto com'era. La discontinuità è il peggior nemico di chi lotta per la salvezza.

Interessanti anche i pareggi che hanno caratterizzato la giornata: lo 0-0 tra Atletico Ascoli e Giulianova e quello tra Termoli e Sora certificano equilibri ancora da definire nella zona playoff. Il San Marino, invece, ha conquistato tre punti preziosi battendo 2-1 la Maceratese grazie ai gol di Shiba e Moriano, riscattando la sconfitta per 2-1 subita proprio contro la Vigor Senigallia sette giorni prima.

Il Girone F continua a regalare verdetti provvisori e certezze fragili. L'unica verità granitica è che l'Ostiamare domina, il Teramo insegue con convinzione, e chi sbaglia paga caro. La prossima giornata dirà se le squadre del riscatto sapranno dare continuità o se la settimana prossima toccherà ad altre recitare il ruolo di redente.

Sezione: Serie D / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 13:30
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print