La “mazzata” per la retrocessione fa ancora male. Sedici giorni dopo l’incredibile harakiri contro il Termoli per la Vastese il futuro calcistico parla nuovamente, sette anni dopo, di Eccellenza abruzzese ma per una nuova ed entusiasmante ripartenza tutto è ancora da definire.
Il duo al momento ancora al timone, Franco Bolami e Pietro Scafetta, a più riprese hanno ripetuto di voler uscire definitivamente di scena. Si accolleranno le pendenze pregresse per lasciare una «Vastese pulita» ad eventuali nuovi soci.
Chi, dal giorno dopo la retrocessione ad oggi (e anche nei giorni futuri), non si è mai fermato è Luigi Salvatorelli, vicepresidente biancorosso e numero uno del settore giovanile. Sottotraccia sta lavorando per riaccendere il motore biancorosso e si spera, anche l’entusiasmo di una piazza, che cerca notizie certe in un oceano di chiacchiere, spesso anche fuorvianti.
Salvatorelli c’era anche nel 2012 quando la Vastese Calcio tornò a galla prima del passaggio di consegne avvenuto tre anni più tardi. Rientrato nei quadri dirigenziali nel 2020 ha posto la sua attenzione soprattutto sul settore giovanile ma ora sta lavorando (giorno e notte) per dare nuova linfa anche e soprattutto alla prima squadra. Far crollare il castello biancorosso manderebbe in frantumi anche il lavoro fatto con i giovani in queste tre ultime stagione, senza una prima squadra ad alti livelli anche il resto perderebbe di importanza.
Negli anni precedenti l’attuale vicepresidente ha investito tempo e risorse, ecco perché ora vuole accelerare anche per la prima squadra. Inutile parlare di ipotetico ripescaggio, la dimensione della Vastese è l’Eccellenza, che piaccia o no tutti devono accettare l’amara realtà, senza sperare in altro.
Prima però di pensare a come allestire il prossimo organico ci sono da muovere tantissimi passi, Salvatorelli ci sta provando e avrebbe convogliato, intorno a se, imprenditori vastesi (e non solo) pronti a dare un aiuto tangibile. È a stretto contatto con l’assessore allo Sport Carlo Della Penna altra figura che in queste settimane si sta muovendo per il futuro calcistico biancorosso. Nei giorni scorsi una cordata pugliese (con il “gancio” di una famiglia termolese vicina, da anni, al calcio giovanile vastese) è stata accolta in Comune ma la trattativa è tutt’altro che semplice. Girano altre fantasiose ipotesi da ogni regione d’Italia e non solo, negli ultimi giorni è spuntato fuori, di nuovo, il nome di Attilio Di Stefano. Dopo la telenovela (durata un paio di mesi) dell’estate scorsa, quando l’imprenditore di origini cupellesi aveva mostrato inizialmente un concreto interesse, ora avrebbe anche l’appoggio di alcune figure vastesi (al momento non legate a Salvatorelli).
La strada più credibile, al momento, è quella legata a Luigi Salvatorelli e il suo entourage pronto per una ripartenza nel segno della continuità, sempre nel segno della vastesità. Di concreto però non c’è ancora nulla e l’incertezza non piace al popolo biancorosso che, dopo la rabbia post retrocessione, vorrebbe avere notizie fondate e rassicuranti. Se maggio è stato il mese del dramma (sportivo) e delle tante chiacchiere, giugno dovrà essere, obbligatoriamente, quello delle certezze. La Vastese dovrà essere protagonista in Eccellenza, non sappiamo se Bolami e Scafetta molleranno per davvero la presa ma chiunque sarà al timone dovrà riaccendere l’entusiasmo. Anni di transizione, dopo la batosta del 14 maggio, non sono più ammessi.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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