Si è conclusa con l'ennesimo capitolo legale la complessa vicenda che vede contrapposti il Brescia Calcio S.p.A. e il Comune di Brescia. Il Tribunale cittadino ha respinto la richiesta avanzata dalla società calcistica, che aveva promosso un ricorso per ottenere il sequestro giudiziario e l'interdizione all'uso delle strutture mobili presenti all'interno dello stadio Rigamonti. Si tratta di beni quali tribune, pitch box e altre attrezzature varie, tutti di proprietà comunale.

Il giudice ha accolto integralmente la tesi difensiva presentata dall'amministrazione comunale. Secondo quanto stabilito nell'ordinanza, non è stato riscontrato alcun pericolo di alterazione, deterioramento, confusione o sottrazione dei beni oggetto del ricorso. Al contrario, il Tribunale ha specificato che tali strutture sono essenziali e funzionali all'utilizzo dello stadio, concesso in gestione alla società Union Brescia.

Nel provvedimento si sottolinea inoltre come l'uso continuativo delle strutture per le loro finalità naturali garantisca una migliore conservazione delle stesse, a differenza del degrado che si verificherebbe in caso di chiusura e inattività. La sentenza del Tribunale di Brescia ha infine condannato la società Brescia Calcio a coprire le spese legali a favore del Comune.

Sezione: Serie C / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 13:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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