Siracusa, Ricci rompe il silenzio: «Ecco la verità sulla crisi societaria, ora restiamo compatti»

Il Siracusa prova a mettersi alle spalle le nubi che hanno addensato il cielo azzurro nelle ultime settimane. Dopo i timori legati alla stabilità societaria e lo spettro concreto di una penalizzazione in classifica che avrebbe potuto compromettere il cammino sportivo, il presidente Alessandro Ricci ha deciso di intervenire in prima persona per fare chiarezza e riportare la necessaria serenità all'interno dell'ambiente.

Nella giornata odierna, il massimo dirigente ha avuto un confronto diretto con una rappresentanza dei calciatori, un passaggio fondamentale per blindare lo spogliatoio e garantire che la struttura operativa del club sia nuovamente in equilibrio. Ricci ha voluto parlare a cuore aperto, senza nascondere le criticità affrontate, ma sottolineando con forza la volontà di proseguire il progetto intrapreso.

«Oggi ho incontrato una delegazione della squadra per spiegare che il momento di difficoltà è stato superato», ha dichiarato il patron aretuseo, mettendo a tacere le voci che ipotizzavano un suo possibile disimpegno o una resa di fronte alle scadenze federali e alle pressioni esterne. La sua posizione, d'altronde, è apparsa ferma e determinata: «Non ho mai pensato di mollare perché non sono il tipo che si ritira».

Parole che sanno di sfida e di rilancio per una piazza che vive di passione viscerale e che ha temuto il peggio negli ultimi giorni. Il messaggio di Ricci non è rivolto solo alla squadra, ma a tutta la città, chiamata ora a fare blocco unico attorno alla maglia per evitare che le scorie di questa crisi possano riflettersi sul campo. «Ripartiamo adesso, tutti insieme, per il prosieguo della stagione», ha proseguito il presidente, tracciando la linea guida per i prossimi mesi.

L'obiettivo è quello di trasformare la tensione accumulata in energia positiva, puntando tutto sul senso di appartenenza e sulla dedizione dei tesserati. Ricci ha infatti ribadito la ricetta per uscire definitivamente dall'impasse: «Restiamo compatti, crediamo nel lavoro quotidiano e sosteniamo la squadra. Ora più che mai abbiamo bisogno di sostegno e passione».