Secondo pareggio consecutivo per il Gubbio, che all'interno del "Pietro Barbetti" divide la posta in palio per 1-1 contro il Pontedera. Il risultato, arrivato dopo una prestazione altalenante, non ha lasciato contento l'allenatore Domenico Di Carlo, il quale ha espresso la sua delusione per il livello di gioco mostrato dalla sua squadra, specialmente nella prima frazione di gara.

L'analisi di Di Carlo è iniziata con una critica diretta all'approccio iniziale del match: «Primo tempo sotto tono, siamo stati troppo statici, non riuscivamo a cambiare ritmo». Il tecnico ha riconosciuto il merito dell'avversario nell'aver imposto il proprio gioco, ma ha anche sottolineato la mancanza di reazione dei suoi: «Loro sono stati bravi a venirci addosso e noi incapaci di giocare rapido».

La situazione è parzialmente migliorata nella ripresa, con il Gubbio che ha mostrato un volto diverso per circa venticinque minuti, culminati con la rete del pari. Tuttavia, l'occasione per ribaltare completamente l'incontro è sfumata: «Nel secondo tempo abbiamo fatto bene per 25 minuti, dopo il pareggio non siamo riusciti a concretizzare alcune situazioni promettenti».

Nonostante la delusione per i due punti persi, l'allenatore ha ammesso che il risultato finale è da accettare con favore, soprattutto per la fase conclusiva della gara: «Nel finale ci è andata anche bene, il pareggio me lo tengo stretto. Quando non puoi vincere devi portare a casa un risultato perchè il Pontedera non ha mollato fino alla fine, bravi a portare a casa un punto».

Di Carlo ha lanciato un monito chiaro alla squadra: «Dobbiamo trarre la lezione da quanto accaduto oggi, per vincere la partita non bastano 25 minuti». L'impegno deve essere costante e la prestazione mantenuta su alti livelli per tutta la durata del match.

Riguardo alla difficoltà della squadra nel costruire azioni offensive efficaci, il tecnico ha individuato un problema specifico nel reparto nevralgico del campo: «Oggi il centrocampo non ha fatto bene, loro ci pressavano quindi devi essere bravo a venirne fuori». In tali circostanze, è fondamentale trovare soluzioni rapide e ampie: «In queste situazioni devi aprire il gioco, valuteremo le cause che ci hanno portato a disputare un brutto primo tempo».

A rendere il compito difficile si sono aggiunte le indubbie qualità del Pontedera: «A questo bisogna aggiungere la bravura dei nostri avversari, dopo la vittoria poteva avere entusiasmo ma soprattutto ha dimostrato di avere tre attaccanti veloci». Di Carlo si aspettava maggiore incisività dai suoi nel finale e, in particolare, da chi è entrato a partita in corso: «Dovevamo essere più ficcanti nell'ultimo quarto d'ora, mi attendevo di più da chi è subentrato».

L'obiettivo è elevare il livello tecnico della manovra, evitando di affidarsi unicamente alla foga agonistica: «Ci vuole qualità che non viene fuori alzando il livello dell'aggressività, se non facciamo questo restiamo monocorde». Nonostante tutto, un aspetto positivo è stato riconosciuto: «Mi è piaciuta la volontà di vincerla nonostante le difficoltà». La consapevolezza finale è che ogni avversario è in grado di creare problemi se non affrontato con l'atteggiamento giusto: «Queste sono partite che se non affrontate con il giusto atteggiamento rischi di fare fatica, tutte le squadre hanno elementi in grado di crearti dei problemi».

Sezione: Serie C / Data: Mar 07 ottobre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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