Il post-partita di Arezzo-Pineto lascia in dote un misto di orgoglio e frustrazione in casa amaranto. Il 3-3 finale, maturato in una serata ricca di colpi di scena e capovolgimenti di fronte, ha impedito alla squadra di Cristian Bucchi di approfittare del passo falso del Ravenna e balzare in testa alla classifica. Nonostante la delusione per il mancato successo, il tecnico ha preferito concentrarsi sull'analisi della prestazione, evitando polemiche dirette sulla gestione arbitrale che pure ha fatto discutere i tifosi.
In sala stampa, l'allenatore dell'Arezzo ha tracciato un bilancio lucido della sfida, mettendo sulla bilancia l'enorme produzione offensiva e le lacune difensive che hanno permesso agli avversari di restare in partita. «Dico solo che abbiamo commesso troppi errori stasera, soprattutto in difesa. Tre infortuni in una sola partita sono tanti, troppi», ha esordito il mister, facendo riferimento alle sbavature individuali e collettive che hanno portato alle tre marcature del Pineto.
Tuttavia, il volume di gioco espresso dalla squadra è stato, a tratti, impressionante. Bucchi ha voluto sottolineare la capacità di reazione dei suoi uomini: «Nonostante questo, abbiamo dimostrato ancora una volta di saper reagire agli episodi avversi: tre situazioni del genere non sono facili da gestire. Eppure siamo stati bravissimi: abbiamo segnato tre gol e creato almeno altri 15 tiri in porta. Qualitativamente, nel poco tempo effettivo giocato, è stata una delle partite più belle della stagione».
Il secondo tempo ha visto un Arezzo arrembante, capace di chiudere gli avversari nella propria area e di sfiorare il gol della vittoria in una miriade di occasioni. Tra interventi prodigiosi del portiere ospite e conclusioni terminate fuori di un soffio, la vittoria è sfuggita per una questione di centimetri. «Sì, quelli usciti di poco, le belle parate del portiere, addirittura un salvataggio sulla linea… sembrava una palla stregata che non voleva entrare», ha commentato Bucchi con una punta di amarezza.
Il tecnico ha poi analizzato la sproporzione tra quanto concesso e quanto subito, richiamando i suoi a una maggiore attenzione per il futuro: «Mi dispiace perché alla fine pesano le tante occasioni create – non concretizzate per bravura del portiere, imprecisione, frenesia o un pizzico di sfortuna – e i nostri errori, capitalizzati al massimo dall’avversario. Stasera abbiamo subito due rigori e un’altra azione uno contro uno con il portiere: non ci sono state altre conclusioni pericolose. Il Pineto è un’ottima squadra con una buona fase di possesso, siamo stati bravi a limitarli, ma una squadra come la nostra, con le ambizioni che abbiamo, non può permettersi di concedere tre occasioni così».
Ciò che rende la prestazione dell'Arezzo ancora più significativa è lo stato di emergenza con cui lo staff tecnico ha dovuto fare i conti. Tra defezioni dell'ultimo minuto e problemi fisici improvvisi, la formazione è stata ampiamente rimaneggiata. «Chierico si è fermato ieri, De Col non c’era, abbiamo adattato Gilli terzino destro perché era il più rapido nell’uno contro uno. A centrocampo non avevamo più cambi perché Medi stanotte ha avuto un virus intestinale», ha rivelato Bucchi.
Eppure, proprio nelle difficoltà, è emerso lo spirito del gruppo. «Mi sono piaciuti tutti: titolari e subentrati. Grande partecipazione dalla panchina. Tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, errori compresi. Ora speriamo di commetterne meno e di ripetere una prestazione così a Sassari», ha concluso l'allenatore, guardando già alla prossima trasferta con la consapevolezza che, mantenendo questa qualità di gioco e limando le disattenzioni, l'assalto alla vetta resta un obiettivo assolutamente alla portata.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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