La battaglia più importante per la Lucchese non si è disputata sul rettangolo verde ma si combatte nelle aule di tribunale. Dopo aver conquistato la permanenza nella categoria sul campo, la storica società toscana affronta oggi la sua sfida più ardua: l'udienza preliminare che potrebbe decretare il fallimento del club, richiesto da più fronti tra cui la Procura della Repubblica, un gruppo di calciatori e il sindaco revisore Varetti.
Un appuntamento cruciale dopo il rinvio
La giornata odierna segna un momento determinante per le sorti della società rossonera. Questa mattina, infatti, si svolge l'atteso appuntamento in tribunale che era stato precedentemente posticipato dal giudice Ricotti. Il rinvio era stato concesso a seguito della presentazione di una manifestazione di interesse non vincolante da parte di Affida srl, attuale main sponsor della squadra toscana, che aveva formalizzato l'intenzione di acquisire in qualche modo il controllo del sodalizio sportivo.
L'udienza di oggi rappresenta dunque il culmine di un percorso giudiziario complesso, con risvolti che potrebbero rivelarsi decisivi per la sopravvivenza stessa della Lucchese nel panorama calcistico professionistico italiano.
I protagonisti della possibile svolta
Sotto i riflettori dell'odierna udienza ci saranno i rappresentanti di Affida srl, società dietro la quale, secondo quanto emerge, si celerebbe la Innova Semplica spa con sede a Novara, a sua volta controllata da un importante gruppo imprenditoriale estero. La loro comparizione in tribunale è attesa con particolare interesse, poiché dovranno finalmente esplicitare le proprie intenzioni riguardo al futuro della compagine rossonera.
La situazione appare particolarmente delicata proprio per la presenza di diversi attori coinvolti e per le molteplici variabili in gioco, che rendono l'esito dell'udienza tutt'altro che prevedibile.
Due scenari possibili per il salvataggio
Le strade percorribili per Affida srl appaiono essenzialmente due, entrambe non prive di complessità e incognite. La prima opzione consisterebbe nella presentazione di un'offerta concreta per l'acquisizione immediata del club, attualmente ancora di proprietà di Benedetto Mancini. Questa soluzione avrebbe il vantaggio della rapidità, ma richiederebbe inevitabilmente un accordo con l'attuale proprietario.
In alternativa, la strategia potrebbe essere quella di attendere la dichiarazione di fallimento - sempre che Mancini non riesca a evitarlo con qualche mossa dell'ultimo minuto - per poi rilevare la parte sportiva della società attraverso un'asta fallimentare. Le indiscrezioni sembrano propendere verso questa seconda ipotesi, probabilmente per ragioni legate alla valutazione economica dell'operazione e alle passività accumulate dal club.
La corsa contro il tempo: il nodo iscrizione
Se la seconda strada dovesse essere quella prescelta da Affida srl, emergerebbe prepotentemente la problematica dei tempi tecnici necessari per completare l'operazione. L'interrogativo cruciale riguarda infatti la possibilità di concludere l'intero iter fallimentare - dichiarazione di fallimento, nomina del curatore, perizia per la valutazione del valore d'asta, svolgimento dell'asta stessa e perfezionamento dell'acquisto - entro il 5 giugno, termine ultimo per formalizzare l'iscrizione al prossimo campionato.
Questa tempistica estremamente compressa rappresenta un ostacolo formidabile, una vera e propria spada di Damocle che pende sul futuro della società toscana. La fattibilità di completare tutte queste fasi in poco più di due settimane appare quantomeno problematica, rendendo questa opzione particolarmente rischiosa per la continuità sportiva del club.
L'alternativa dell'acquisto diretto: un'opzione reale?
L'acquisizione diretta dalle mani dell'attuale proprietario sembrerebbe, almeno sulla carta, la soluzione più rapida ed efficace per garantire la sopravvivenza della Lucchese. Tuttavia, questa strada presuppone la disponibilità di Mancini a cedere il controllo della società, aspetto tutt'altro che scontato nelle attuali circostanze.
Non è chiaro, inoltre, se Affida srl sia effettivamente interessata a percorrere questa via, considerando che la preferenza per la procedura fallimentare potrebbe essere motivata dalla volontà di non accollarsi l'intera situazione debitoria accumulata dalla gestione precedente.
Un futuro appeso a un filo
La sensazione predominante, nell'ambiente rossonero e tra gli appassionati di calcio, è che il destino della Lucchese sia oggi più che mai in bilico. La società, pur avendo conquistato la salvezza sul campo con il sudore e la determinazione di giocatori e staff tecnico, rischia di vedere vanificati tutti gli sforzi sportivi a causa di una situazione finanziaria e societaria divenuta insostenibile.
L'udienza odierna rappresenta potenzialmente l'ultimo treno per la salvezza di un club che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano. Il futuro della Lucchese è letteralmente appeso alle lancette dell'orologio, in una corsa contro il tempo che tiene con il fiato sospeso un'intera città e la sua appassionata tifoseria.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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