Il futuro del Matera si tinge di tinte fosche, mentre le voci dei soci di minoranza si levano in un accorato appello, facendo emergere un quadro di profonda preoccupazione e delusione. Attraverso una nota congiunta diffusa questa mattina, i "piccoli" azionisti del club biancoazzurro hanno fatto il punto sulla drammatica situazione che sta vivendo la squadra, esprimendo tutta la loro frustrazione per un epilogo che sembra ormai inevitabile.
La lettera aperta, indirizzata alla cittadinanza, alle istituzioni sportive e civili, e a tutti i cuori che battono per i colori del Matera, dipinge un quadro desolante. I soci di minoranza denunciano una gestione definita "discutibile e a tratti incomprensibile" da parte dell'attuale Presidenza, ritenuta la causa principale del baratro in cui il club è precipitato. Molti di questi soci sono entrati nel capitale sociale nel luglio 2023, spinti da un atto di pura passione e generosità, più che da un vero e proprio intento di investimento, vista la natura senza scopo di lucro della società. Hanno apportato piccoli contributi economici, in cambio di altrettanto piccole quote di partecipazione.
La loro posizione, tuttavia, è stata di mera spettatorialità. I piccoli soci lamentano di non aver mai avuto alcun potere decisionale né una chiara e diretta visibilità sulle scelte strategiche, operative e gestionali che hanno condotto l'FC Matera sull'orlo del collasso. Questa impotenza li rende ancora più frustrati e addolorati di fronte a quella che appare come la fine inesorabile di una realtà sportiva che, per molti, trascende il semplice concetto di squadra. È identità, passione, comunità, tradizione per l'intera città.
Nonostante il dolore, i soci di minoranza non intendono tacere. La loro voce, seppur considerata "piccola", sente il dovere di denunciare un sistema che, a loro dire, ha permesso il progressivo sgretolamento di una storica istituzione sportiva. Un sistema che ha escluso ogni forma di confronto costruttivo e ha ignorato le proposte di chi desiderava contribuire con idee, impegno e amore sincero per il calcio materano.
Nel loro appello, i soci chiedono alle istituzioni preposte di vigilare affinché situazioni così dannose non possano ripetersi in futuro. Invitano inoltre l'intera cittadinanza a unirsi a loro in una riflessione collettiva sul valore dello sport come patrimonio condiviso, un bene da preservare e non un terreno fertile per speculazioni o protagonisti. Il Matera, affermano con forza, merita una squadra che sia il frutto di una visione condivisa, partecipata e trasparente.
Infine, i piccoli soci si rivolgono direttamente al Sindaco di Matera. Chiedono al primo cittadino di esercitare i suoi poteri formali e, soprattutto, di assumersi le responsabilità sostanziali che la sua carica gli impone. L'appello è chiaro: il Sindaco deve impegnarsi, senza lasciare nulla di intentato, per creare le condizioni necessarie a garantire un futuro finanziariamente e sportivamente solido per la principale squadra di calcio della città. Ciò include sollecitare, eventualmente anche attraverso le associazioni imprenditoriali, la convergenza delle energie di tutti coloro che possono contribuire concretamente a questo obiettivo vitale.
Con un misto di rispetto e profonda amarezza, i piccoli soci di minoranza del Matera Calcio concludono la loro missiva, sperando che il loro grido non rimanga inascoltato in un momento così critico per la storia sportiva della città dei Sassi.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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