L'allenatore del Siracusa, Marco Turati, ha voluto mettere in luce i progressi tangibili della sua squadra, nonostante la posizione precaria in classifica. Prima della difficile trasferta contro il Catania allo stadio "Massimino", il tecnico ha lanciato un avvertimento agli etnei: si troveranno di fronte un avversario in netta ascesa sul piano delle performance, reduce da una sconfitta casalinga contro il Cosenza ritenuta immeritata.

Turati ha sottolineato come l'atteggiamento dei suoi giocatori sia quello che desidera vedere in campo, anche se i risultati non sono ancora arrivati.

«Ripartiamo con lo spirito di una squadra battagliera, cercando di fare quel qualcosa in più che fino ad oggi non ha pagato dal punto di vista dei risultati, mentre per quanto concerne le prestazioni siamo veramente a buon punto», ha dichiarato l'allenatore. Il tecnico ha espresso grande soddisfazione per l'approccio tattico e mentale del gruppo: «Vedo una squadra che vuole dominare e gioca con la sfrontatezza ed il carattere che voglio io».

La ricetta per invertire la rotta è, a suo dire, semplice e impegnativa al tempo stesso: «L’unica cosa da fare è lavorare, mettere da parte le negatività, guardare avanti e qualsiasi avversario affrontarlo con la verve giusta». Questo approccio non può variare, sia che si affrontino le squadre al vertice che quelle di pari livello: «Sia quando affronti compagini veramente forti e nostri simili l’attenzione dovrà essere sempre alta cercando quello sprint in più affinché il risultato arrivi dalla nostra parte».

Nonostante i progressi nello sviluppo del gioco, Turati ha individuato un limite chiave che impedisce al Siracusa di raccogliere quanto seminato: la concretezza in zona gol.

«A volte ci specchiamo ancora un po' troppo perché non abbiamo capito quando c’è da andare di ascia o di fioretto», ha ammesso l'allenatore, usando un'immagine evocativa per descrivere la mancanza di cinismo. La squadra deve tradurre l'enorme mole di gioco prodotta in gol: «Dobbiamo essere più bravi a concretizzare la nostra mole di gioco, più cattivi negli ultimi 16 metri».

L'esperienza arriverà con il tempo e le partite, ma Turati ha difeso l'impegno dei suoi ragazzi: «L’esperienza la faremo giocando ma fino ad oggi per impegno e applicazione non posso rimproverare nulla ai ragazzi». A riprova della qualità e della difficoltà che il Siracusa rappresenta, il tecnico ha citato l'atteggiamento delle grandi del girone.

«Se corazzate come Cosenza o Salernitana giocano contro di noi e perdono tempo per 70 minuti vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di buono», ha concluso Turati, sottolineando come la preoccupazione mostrata da squadre di alto livello sia un segnale inequivocabile della forza potenziale del Siracusa.

Sezione: Serie C / Data: Ven 03 ottobre 2025 alle 17:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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