In un pomeriggio che segna l'inizio di una nuova stagione per la Ternana, il direttore sportivo Carlo Mammarella ha offerto uno sguardo senza filtri sulle sfide e le prospettive del club. Le sue parole, pronunciate al raduno della squadra, disegnano un quadro di pragmatismo e urgenza, lontano da facili entusiasmi e proiezioni a lungo termine. La priorità, come sottolineato più volte da Mammarella, è la sopravvivenza immediata, in un contesto di profondo cambiamento e incertezza.

Il direttore sportivo ha posto l'accento sulla necessità di concentrarsi sul presente, piuttosto che su questioni che, seppur rilevanti, possono essere gestite con tempistiche più ampie. "Secondo me si sta spostando l’attenzione su qualcosa che oggi è sì importante ma può essere corretto in un mese. L’attenzione è sapere se tra dieci giorni siamo vivi o no. Questo è il tema", ha dichiarato con fermezza Mammarella. Un'affermazione che riflette la consapevolezza delle difficoltà in cui la società si trova, evidenziando come la stabilità e la chiarezza sul futuro siano i pilastri su cui costruire qualsiasi progetto.

Mammarella ha affrontato il tema delle cessioni, chiarendo la situazione di giocatori come De Boer, Cicerelli e Corradini, i cui addii erano legati a scadenze contrattuali o al fatto di non essere di proprietà del club. Tuttavia, ha espresso grande fiducia nei talenti interni, citando in particolare Vitali, la cui assenza per infortunio nella scorsa stagione ha impedito di esprimere appieno il suo potenziale. "Per me in casa abbiamo Vitali che ha perso un anno per via dell’infortunio. Non è perché ha convinto a me ma ha convinto tutti. Ci stava facendo salvare l’anno di B quando ha preso il posto di Iannarilli. Noi dobbiamo aspettare 15 giorni", ha affermato, suggerendo un'attesa fiduciosa per il suo pieno recupero e reintegro.

La collaborazione con lo staff tecnico è fondamentale, come evidenziato dalle parole di Mammarella riguardo alla sua permanenza e al lavoro con il mister: "Lo spero. Faccio chiamate, valuto insieme al mister. Questo va fatto per lavoro anche se dovessi lasciare. Lavoro come ho lavorato precedentemente con Abate. Quindi in sintonia. Cercando di essere d’accordo su tutto. Solo così riesci a correggere tutto. In questo momento siamo noi. Dobbiamo portare avanti la situazione." Questa armonia è considerata cruciale per affrontare le sfide imminenti, compresa la decisione di optare per un ritiro a Terni, una scelta dettata da ragioni pratiche e funzionali: "Il ritiro a Terni l’ho deciso io. Avremmo speso soldi, sarebbe stato poco funzionale. Preferisco spostare la data del ritiro avendo una linea diversa e ragazzi diversi."

Il direttore sportivo ha confermato i contatti con i legali della nuova proprietà, evidenziando come ci siano "delle date che verranno rispettate" e la convinzione che si sia "agli sgoccioli" per il passaggio definitivo. Questa attesa si riflette anche nelle strategie di mercato, dove la cautela è d'obbligo.

Un capitolo a parte meritano le vicende di Loconte e Dezio, la cui situazione è stata influenzata dalle nuove normative del calcio italiano che hanno permesso ai giovani di svincolarsi a inizio luglio. Nonostante le difficoltà societarie abbiano impedito valutazioni approfondite, Mammarella si è detto "contento dei ragazzi che sono riuscito a bloccare perché amano la maglia della Ternana, hanno rifiutato di andare nelle Primavera di Serie A." Un attestato di stima e gratitudine per la loro "voglia di restare a Terni perché amano la Ternana."

Riguardo a trattative come quelle per Donnarumma, Mammarella ha ribadito che "non si chiudono in un giorno" ma che il raduno con tutti i giocatori può aiutare ad accelerare i tempi. L'ottimismo non manca, ma sempre con un approccio realistico: "Non sono preoccupato per questo aspetto. Dobbiamo essere corretti nel dirci la verità. Oggi non possiamo pensare a Capuano sì o Capuano no pensando a dov’era la Ternana 20 giorni fa. Nella ricostruzione saremo intelligenti."

Un tema di grande rilevanza è l'introduzione del "Salary Cup" in Serie C, inizialmente in prova e poi obbligatorio. Mammarella vede in questa novità un'opportunità: "Questo che stiamo vivendo oggi può agevolarci in chiave futura." Questo cambiamento normativo, unito alla volontà di valorizzare i giovani, potrebbe ridisegnare le strategie del club.

La "minutaglia", ovvero l'impiego di giovani calciatori per accumulare minuti, è un obiettivo chiaro: "Cercheremo di farlo. Va fatto con ragazzi che sono italiani. Ma può arrivare anche un ragazzo straniero da una Serie A, ad esempio ed essere valorizzato in modo diverso." L'esempio di Biondini, richiesto da quindici società dopo un prestito, sottolinea la convinzione di Mammarella nella valorizzazione dei talenti: "E’ arrivato il momento di cambiare la mentalità e dare la possibilità ai giovani di guadagnarsi la maglia."

Infine, sull'esito del closing, il direttore sportivo mantiene una posizione di attesa: "Non lo so." Tuttavia, la pianificazione per la seconda fase del ritiro è già in corso, con diverse opzioni in Umbria e fuori. L'obiettivo ultimo è che "il mister lavorasse con un’idea di squadra definitiva" in vista della Coppa Italia, segnando l'inizio di un percorso dove la chiarezza e la determinazione saranno i fari guida della Ternana.

Sezione: Serie C / Data: Lun 14 luglio 2025 alle 16:05
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print