Il tempo delle attese è finito. Questa sera, luned' 23 giugno, al Cinema Italia, andrà in scena un’assemblea pubblica destinata a segnare uno spartiacque nella tormentata vicenda della S.S.C. Ancona. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Curva Nord, rappresenta un grido collettivo di richiesta di chiarezza sul destino del club biancorosso, scosso da tensioni interne, disaffezione e un muro contro muro tra società e tifoseria.

A conferire peso istituzionale all’evento sarà la presenza del sindaco Daniele Silvetti, chiamato – come accadde un anno fa – a tentare la difficile opera di mediazione. Allora riuscì a portare Guerini e Gadda, simboli di una ripartenza. Oggi, però, il contesto è differente e le ferite ancora aperte rendono il dialogo più complesso.

Il gelo tra società e Curva, e la partita tutta aperta dei nuovi investitori

L’attuale dirigenza, con il presidente Polci in prima linea, appare sempre più isolata rispetto al cuore pulsante del tifo dorico. Nonostante le rassicurazioni sull’iscrizione al campionato di Serie D e sui pagamenti delle pendenze, le distanze con la tifoseria sembrano ormai quasi incolmabili. Il nome della Top Five, agenzia di intermediazione francese, continua a rimbalzare nei corridoi come potenziale nuovo attore nella compagine societaria, ma senza conferme ufficiali.

Le mosse di mercato – l’arrivo di Miola e il possibile ingaggio di altri elementi come Sperandeo e Bianchimano – segnalano l’intenzione di costruire una squadra. Ma senza una base societaria forte e credibile, anche il miglior organico rischia di crollare sotto il peso dell’incertezza.

La piazza è stanca: servono trasparenza e volti nuovi

Non è più il tempo delle promesse, ma dei fatti. I tifosi, disorientati da mesi di voci, mezze verità e assenze pesanti, chiedono oggi una presa di posizione netta: Polci resterà? Cederà il 50%? Chi sono i presunti nuovi soci (si fanno i nomi di Di Paolo e Bucci)? Se non ci sarà chiarezza, il clima potrebbe ulteriormente deteriorarsi.

L’assemblea vedrà anche la partecipazione dei club moderati come Cuba, Noi Biancorosse, Forza Ancona e Fronte del Porto, uniti dalla stessa esigenza: salvare l’Ancona dal declino, restituendole dignità e una governance all’altezza della sua storia.

Ancona calcio, un amore tradito ma non spento

Dietro la rabbia dei tifosi c’è un amore ferito, ma non domato. Chi sarà presente stasera cercherà risposte, ma anche segnali di speranza. Il sindaco Silvetti dovrà raccogliere questo appello e, se possibile, trasformarlo in azione concreta. La Serie D non può essere un limbo infinito: o si rilancia il progetto o si passa la mano.

Una cosa è certa: il futuro della S.S.C. Ancona si gioca anche, e soprattutto, questa sera.

Sezione: Serie D / Data: Lun 23 giugno 2025 alle 12:00
Autore: Paolo Catena
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