Una vittoria che segna una svolta epocale per il calcio sardo. Il Monastir ha conquistato per la prima volta nella propria storia la promozione in Serie D, superando la Vianese nella decisiva finale dei playoff nazionali. Un risultato che corona un percorso di crescita costante e rappresenta un traguardo di straordinario valore per la compagine isolana.
La gioia e l'incredulità si mescolano nelle parole del presidente Marco Carboni, che in un'intervista rilasciata al quotidiano "La Nuova Sardegna" ha condiviso le emozioni di questo momento storico. «Devo essere sincero. Non riesco ancora a credere a ciò che è accaduto», ha dichiarato il dirigente, ancora sotto shock per l'impresa compiuta dalla sua squadra.
Il salto di categoria assume connotati ancora più significativi se si considera il contesto in cui si inserisce. Durante il recente weekend, Carboni ha partecipato a Roma alla riunione della Lega Nazionale Dilettanti insieme ai presidenti delle altre società che militeranno nella nuova Serie D. «Nel fine settimana sono stato a Roma per la riunione della Lnd con i presidenti dei club della nuova D. Tante società prestigiose, con tradizioni radicate e una lunga storia. E mi sono chiesto: cosa ci faccio qui?», ha raccontato con una punta di autoironia che non nasconde l'orgoglio per il risultato raggiunto.
La promozione rappresenta il coronamento di un progetto ambizioso ma realistico. Dopo la retrocessione in Promozione, la dirigenza aveva pianificato un ritorno graduale ai vertici del calcio dilettantistico. «Dopo la retrocessione in Promozione avevamo stabilito di conquistare questo traguardo in tre anni. Ma l'abbiamo raggiunto con un anno di anticipo. Non possiamo che essere immensamente soddisfatti», ha spiegato Carboni, sottolineando come il successo sia arrivato addirittura prima del previsto.
Il presidente non ha mancato di rivolgere i suoi ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito a questa straordinaria impresa. «Prima di tutto la mia famiglia, che mi ha sempre supportato incondizionatamente. I miei figli sono stati al mio fianco, domenica dopo domenica, offrendomi sostegno e incitamento. Un pensiero speciale va anche al patron, a tutti i ragazzi della squadra, a mister Angheleddu e al suo staff. E non posso dimenticare i tifosi del Settore Esplosivo, che non ci hanno mai fatto mancare il loro calore e il loro sostegno», ha dichiarato il dirigente.
Particolarmente toccante è stato il ricordo dedicato a Tommaso Ugas, giovane capitano del Monastir tragicamente scomparso alcuni anni fa. «Infine, un pensiero commosso va al nostro capitano Tommaso Ugas, giovane promessa del settore giovanile, tragicamente scomparso in un incidente stradale alcuni anni fa. Lui è nel cuore di ogni persona legata al Monastir», ha affermato Carboni, dimostrando come certi valori vadano oltre il risultato sportivo.
Ora l'attenzione si sposta inevitabilmente sulla preparazione per la nuova avventura in Serie D. Alla domanda sulla disponibilità del club ad affrontare questa sfida, il presidente ha risposto con determinazione: «Assolutamente sì. Stiamo lavorando senza sosta per prepararci al meglio. Ogni dettaglio è fondamentale».
Tra le priorità immediate figura l'adeguamento delle strutture sportive. La società può contare sul supporto dell'amministrazione locale per rendere lo stadio conforme ai requisiti della categoria superiore. «Il Comune ci ha assicurato il massimo impegno per rendere l'impianto conforme. A breve, sarà completato il lavoro sugli spogliatoi e, soprattutto, sarà garantito il settore ospiti», ha precisato Carboni.
Sul fronte tecnico, la continuità sarà garantita dalla conferma di Marcello Angheleddu alla guida della squadra. «Marcello Angheleddu è confermatissimo alla guida della squadra. In questi giorni sta lavorando fianco a fianco con il nostro patron e il direttore sportivo per rinforzare l'organico e renderlo competitivo per la Serie D», ha annunciato il presidente.
La strategia di mercato si concentrerà su un mix equilibrato tra giovani promesse e giocatori esperti. «Sarà necessario approfondire il discorso fuori-quota. Puntiamo su giovani talenti del nostro settore giovanile, ma stiamo cercando anche altrove per trovare ragazzi che possano apportare forza e solidità al progetto. Per quanto riguarda le conferme, nei prossimi giorni parleremo con i ragazzi per allinearci su obiettivi comuni», ha spiegato Carboni, delineando un approccio metodico alla costruzione della rosa.
Un aspetto cruciale riguarda l'inserimento nel girone di Serie D. Al momento, la composizione non è ancora definitiva, ma la società ha già presentato le proprie preferenze alla federazione. «Non abbiamo ancora certezze. Insieme alle altre sarde, abbiamo fatto richiesta alla federazione per essere collocati con le formazioni laziali o, al massimo, con quelle campane più vicine geograficamente all'aeroporto di Fiumicino, per evitare trasferte troppo lunghe e dispendiose», ha rivelato il presidente, evidenziando l'importanza di contenere i costi logistici.
Il Monastir si appresta dunque ad affrontare una nuova dimensione calcistica, consapevole delle difficoltà ma forte dell'entusiasmo generato da questo successo storico. La società può contare su basi solide, una dirigenza determinata e il calore di una tifoseria che ha sempre dimostrato fedeltà nei momenti difficili. Con questi presupposti, la squadra sarda ha tutte le credenziali per affrontare con ambizione la sua prima stagione in Serie D, scrivendo un nuovo capitolo della propria storia calcistica.
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