Al termine del confronto casalingo con il Siena, terminato in parità, l'allenatore del Grosseto, Luigi Consonni, si è presentato in sala stampa per analizzare la prestazione dei suoi ragazzi con un velo di rammarico, sottolineando le numerose opportunità create e non concretizzate. "È evidente che avremmo meritato di ottenere di più da questa partita, le occasioni da gol che abbiamo costruito sono state molteplici", ha esordito Consonni, evidenziando come il Siena, alla ricerca disperata di punti, "si sia scoperto, poiché il pareggio non era un risultato positivo per nessuna delle due squadre. La partita si è sviluppata esattamente come l'avevamo preparata, con una difesa a tre.
Gli esterni hanno disputato un'ottima gara, e Benucci, al di là delle reti mancate, ha offerto una prestazione di grande spessore. Purtroppo, la legge del calcio è implacabile: se non concretizzi le occasioni create, alla fine la paghi. Il Siena ha gettato in campo tutte le proprie energie e, nel finale, è riuscito a pareggiare. C'è un grande dispiacere per non essere riusciti a portare a casa la vittoria all'ultimo secondo".
Consonni ha poi spostato l'attenzione su un bilancio più ampio del suo periodo alla guida del Grosseto: "Devo fare delle valutazioni complessive da quando sono arrivato. Le prime tre partite non sono state positive, ma i ragazzi hanno dimostrato una forte volontà di risollevarsi da una situazione che definirei drammatica. Dopo la serie di otto vittorie consecutive, ci aspettavamo un girone di ritorno diverso, ma non siamo riusciti a mantenere quella costanza e abbiamo dovuto fare i conti con infortuni importanti.
Ritrovare la compattezza che ci aveva contraddistinto sarebbe stato fondamentale. Nelle otto vittorie abbiamo avuto anche una dose di fortuna in alcune partite, mentre in altre, in cui avevamo la possibilità di portare a casa il risultato, le cose non sono andate per il verso giusto. Desidero ringraziare la proprietà per avermi dato l'opportunità di allenare il Grosseto, e spero sinceramente che il prossimo allenatore tenga a questa squadra con la stessa passione che ci metto io.
Ho sempre dato il massimo, commettendo anche degli errori, inevitabilmente. Il nostro girone di ritorno è stato al di sotto delle aspettative, e mi piacerebbe avere un confronto con il patron per analizzare l'intera annata e capire dove sono state le responsabilità, che a mio avviso devono ricadere su tutti".
Un accenno anche al mercato di gennaio: "Non è il momento più opportuno per parlare di mercato, subito dopo l'ultima partita. Tengo a ringraziare anche chi ha avuto meno spazio in campo. È chiaro che la nostra qualità complessiva non è paragonabile a quella di squadre come il Livorno, ma questo non può giustificare il mancato raggiungimento dei playoff. Il mio rammarico personale è grande, perché quello era l'obiettivo che ci eravamo prefissati".
Infine, una riflessione sul campionato appena concluso: "In questo torneo si sono messi in luce allenatori molto capaci, come Bellazzini del Ghiviborgo. In piazze come Siena o Grosseto, l'obiettivo primario deve essere quello di giocarsi il campionato. Guardando la classifica finale, è innegabile che abbiamo deluso le aspettative. È un campionato in cui il peso della maglia ha inciso in maniera significativa".
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