Al termine della netta sconfitta per 4-1 subita dal Livorno sul campo del Figline, con mister Paolo Indiani squalificato, è toccato al vice allenatore Niccolò Pascali presentarsi in sala stampa. Il suo commento è stato un sincero riconoscimento della brillante prestazione della formazione gialloblu, apparsa decisamente più determinata e con un'organizzazione di gioco impeccabile.
"Una compagine che si aggiudica il campionato con un margine così ampio, difficilmente accusa cali di tensione," ha esordito Pascali, elogiando la costanza del Figline. "Oggi, a mio parere, l'unica cosa da fare è congratularsi con loro. Un passivo di 4-1 è inequivocabilmente merito degli avversari. Si possono disquisire svariati fattori, come le motivazioni e l'importanza vitale della partita per loro, ma il verdetto del campo è chiaro: non ricordo un singolo momento della gara in cui abbiamo avuto il controllo o dato l'impressione di poter ribaltare l'esito."
Un elemento che è sembrato influenzare in modo significativo l'andamento dell'incontro è stato il differente livello di motivazione tra le due squadre. A tal proposito, Pascali ha dichiarato: "Credevamo che le motivazioni sarebbero state intrinseche anche con i cambi effettuati e l'ampio spazio concesso ai giovani; se non erro, abbiamo concluso la partita con sette o otto under in campo. Probabilmente, tuttavia, c'è stata anche una disparità in termini di esperienza e di abitudine a disputare certi tipi di incontri. Oggi, i meriti vanno indiscutibilmente ai vincitori."
Soffermandosi ancora sull'impiego di numerosi giovani, Pascali ha aggiunto: "Abbiamo conquistato il campionato schierando quasi sempre quattro o cinque giocatori under; le opportunità vanno concesse, e loro se le sono guadagnate. Nessuno riceve la maglia da titolare come un regalo." In merito all'ingresso in campo nella ripresa di Risaliti, ha spiegato: "Ha avuto un piccolo problema fisico durante la settimana e abbiamo preferito preservarlo inizialmente, facendolo partire dalla panchina."
Ora, il Livorno è atteso dalla Poule Scudetto, con sfide contro Forlì e Sambenedettese, due impegni che richiederanno un approccio ben diverso da quello odierno: "Da quando abbiamo vinto il campionato, questa è la nostra prima sconfitta, e anche la partita con la Fulgens Foligno, la settimana scorsa, è stata una vera battaglia. Non nutro preoccupazioni riguardo alle motivazioni di questa squadra; l'aspetto cruciale sarà arrivare tutti al 100% della condizione. Il Livorno deve ambire a disputare questo genere di partite e a competere per questi obiettivi." In particolare sui festeggiamenti per la promozione, il vice allenatore amaranto ha commentato: "Questi calciatori, se aspirano a salire di categoria, devono familiarizzare con le promozioni, con le celebrazioni che ne conseguono, ma anche con i mesi più difficili legati a un playout o a una retrocessione."
In conclusione, l'ex tecnico della formazione juniores livornese ha ricordato il suo debutto sulla panchina del Livorno proprio a Figline Valdarno circa 13 mesi fa, in sostituzione di Fabio Fossati: "Nella mia prima conferenza stampa promisi di dimostrare coraggio, e già nelle ultime partite della scorsa stagione, a mio avviso, abbiamo espresso un calcio di alto livello. Questa promessa è stata mantenuta anche con l'arrivo del mister, quindi mi ritengo estremamente soddisfatto."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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