LND, il presiente Sibilia: "Fuori luogo pensare alla A e non ai dilettanti, porteremo la nostra voce..."

20.09.2020 16:12 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
LND, il presiente Sibilia: "Fuori luogo pensare alla A e non ai dilettanti, porteremo la nostra voce..."

Alzato il sipario sui gironi ed i calendari, è iniziato il countdown per l’inizio del campionato fissato per domenica prossima. In quest’ultima domenica senza calcio, SoloSavoia.it ha avuto modo di intervistare in esclusiva il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia (nella foto), quasi un appuntamento fisso che però assume un significato particolare in quest’anno ‘zero’. Le sue sono parole di soddisfazione per quanto fatto in questi mesi ma anche di richiamo ad un senso di maggiore attenzione per la Lega da lui presieduta, in tal senso è forte il suo messaggio.

SEI MESI DI STOP – Dall’8 marzo, stop definitivo ai campionati dilettantistici, al 27 settembre, più di sei mesi, guardando a quanto è successo qual è il suo pensiero?

“Si è fatto qualcosa di straordinario. Tutto il movimento sportivo dilettantistico che comprende il calcio dalle terza categoria alla D, il calcio femminile, il calcio a 5, il beach volley ha dimostrato un grandissimo senso di responsabilità. Le società hanno dimostrato una spirito d’unione che va oltre qualsiasi più rosea aspettativa e se oggi possiamo dire che il campionato prenderà il via è la vittoria di tutti, di un movimento che svolge un ruolo sociale e di aggregazione come nessuno in Italia”.

IL RINGRAZIAMENTO – Il  presidente Sibilia è attento a tutto e con estremo piacere tributa un ringraziamento speciale al Dipartimento della L.N.D.

“L’intero Dipartimento presieduto dall’avvocato Luigi Barbiero ha svolto un lavoro unico, un vero modello per chiunque. Il dilettantismo è lo specchio del Paese e riuscire a ripartire con il contributo di tutti rappresenta la ripartenza dell’intero movimento di base”.

STADI APERTI – La questione stadi sta a cuore del presidente Sibilia che non esita a lanciare un grido d’allarme.

“L’intero movimento dilettantistico va rispettato e considerato alla stessa stregua del professionismo. Non è assolutamente giusto pensare soltanto alla serie A. Decidere dell’apertura limitata degli stadi della massima serie senza pensare a tutto il calcio italiano è quanto meno fuori luogo. Chiediamo la possibilità di aprire i nostri stadi a partire dalla terza categoria, ovviamente nel pieno rispetto del distanziamento e della limitazione all’accesso degli spettatori. E’ una questione di principio e di equità sociale, per questo porteremo la nostra voce per permettere già da domenica prossima ai tifosi delle tantissime squadre che mi onoro di rappresentare di poter assistere allo stadio alle gare dei propri beniamini”.

D’Altronde la presa di posizione del presidente della L.N.D. appare corretta e tempestiva perché ieri il presidente della F.I.G.C. Gravina ha chiesto l’apertura degli stadi anche in B e C ‘dimenticando’ colpevolmente i dilettanti.