“Ciao Aversa, non è mai semplice scrivere un messaggio di saluti, soprattutto quando sei stato bene ed hai fatto muovere i primi passi ad una creatura meravigliosa che in soli 12 mesi è riuscita a diventare grande, vittoria dopo vittoria.
Oggi è un giorno speciale, pieno di emozioni e commozione, ma nel calcio come nella vita tutto ha un inizio e tutto ha una fine.
Lascio il ruolo di direttore generale della società consapevole di aver dato tutto, per una gloriosa città ed una gloriosa maglia.
Dopo la vittoria dei playoff nazionali, e la promozione in D, le riflessioni sul mio futuro calcistico sono state tante, ma ho deciso di continuare pur consapevole di svariate difficoltà.
Oggi lascio il club in mani sicure consapevole che gli obiettivi prefissati saranno raggiunti serenamente.
Un forte abbraccio ai tifosi normanni e grazie infinite per le emozioni che mi avete regalato.
Un cordiale saluto ai soci finanziatori e ai presidenti per la fiducia conferita ricambiata con dedizione e risultati”.
Questa la nota con cui il Direttore generale della Real Normanna, Giovanni Buonamano, ha annunciato le proprie dimissioni dall'incarico poche ore fa. Un fulmine a ciel sereno. O forse no. Ma per chiarirlo occorre fare diversi passi indietro. Arrivando almeno a due mesi e mezzo fa, quando il club normanno diramava una nota - rimossa dopo appena un'ora - con la quale riconfermava l'avvocato casertano nell'incarico. Perché quell'annuncio fu "rinnegato" così repentinamente per poi essere finalmente ripescato - stavolta senza ripensamenti - dopo una settimana? Furono in effetti giorni di grande riflessione in casa aversana, con una parte della proprietà che spingeva per un suo allontanamento, e un'altra contraria a questa ipotesi. Diversità di vedute che sfociarono in un compromesso: rinnovare la fiducia al dirigente in attesa di ulteriori valutazioni. Una fiducia che, evidentemente, è venuta a mancare nelle ultime settimane senza prove d'appello aggiuntive. A partire dalla nomina di Luca Lentini che, di fatto, ha finito per delegittimare definitivamente la posizione dell'ormai ex Dg. Buonamano e la Real Normanna hanno vissuto da separati in casa il post campionato, fino ad arrivare ad un addio che, secondo i ben informati, profuma più di dimissioni indotte che di una decisione spontanea e presa realmente in autonomia. Ma cosa sarebbe stato imputato a Buonamano? Secondo diversi rumors, alcuni atteggiamenti non graditi nel corso della spedizione play off a Modica, che avrebbero generato a cascata il clima di tensione collettiva verificatosi sette giorni dopo al "Bisceglia" soprattutto prima del match. Per quegli episodi, peraltro, la società granata ha pagato un prezzo salato in termini di giustizia sportiva, ed è storia nota. A qualche dirigente tutto ciò non è piaciuto e queste circostanze sarebbero state solo l'ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso oramai saturo. Oggi i saluti, traboccanti di parole dolci come avviene sovente in questi casi. Ma che, in realtà, erano nell'aria da troppo tempo.
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