Dopo i successi di settembre in Nations League con Inghilterra e Ungheria, a Tirana nella 400ª amichevole della sua storia la Nazionale trova la terza vittoria consecutiva battendo 3-1 in rimonta l’Albania grazie ad un gol di Di Lorenzo e alla doppietta, la seconda dopo quella rifilata nel novembre del 2020 all’Estonia, di un incontenibile Vincenzo Grifo. L’attaccante del Friburgo, autore dell’assist per il momentaneo 1-1 di Di Lorenzo, colpisce anche una traversa e conferma di attraversare uno straordinario momento di forma. Positivo il debutto dal primo minuto di Scalvini, mentre Di Lorenzo e Dimarco si confermano una certezza al pari di Raspadori. Decisivo anche Meret e ammirevole per l’impegno Nicolò Zaniolo, a cui è mancato il killer instinct sotto porta. Se è vero che a quattro giorni dall’inizio del Mondiale resta il grande rimpianto di non essere riusciti a staccare il biglietto per il Qatar, non mancano i motivi per guardare con ottimismo al futuro e agli impegni che attendono gli Azzurri nel 2023, dalle qualificazioni a EURO 2024 alla Final Four di Nations League. Da sottolineare anche il ritorno di Chiesa e i debutti di Fagioli, Pinamonti e del giovanissimo Pafundi. Peccato solo per l’infortunio di Tonali.
La partita. “Non c’è un modulo migliore di un altro – le parole di Mancini alla vigilia – ma in queste amichevoli è giusto provare qualcosa di nuovo”. E così, dopo il 4-3-3 e il 3-5-2, si passa al 3-4-3, con Meret tra i pali, Bonucci, Bastoni e l’atalantino Scalvini in difesa e Verratti e Tonali in mezzo al campo, mentre sulle fasce agiscono Di Lorenzo e Dimarco. Nel tridente ad affiancare Raspadori, a segno nelle ultime due gare con Inghilterra e Ungheria, ci sono Zaniolo e Grifo: una preziosa occasione per mettersi in mostra per il romanista, che torna nello stadio dove sei mesi fa realizzò il gol decisivo per la vittoria in Conference League, e per l’attaccante del Friburgo, che in Bundesliga sta facendo fuoco e fiamme. Nell’Albania di Edy Reja, schierata con il consueto 3-5-2, ci sono alcuni volti noti del campionato italiano, dal romanista Kumbulla al laziale Hysaj, dal portiere del Torino Berisha a Ismajli e Bajrami.
E sono proprio i due calciatori dell’Empoli a confezionare al 16’ il gol del vantaggio dei padroni di casa, dopo che poco prima l’Italia aveva fallito una doppia occasione con Raspadori e Zaniolo: punizione dalla trequarti di Bajrami, Ismajli salta più in alto di Bonucci e di testa manda il pallone sotto l’incrocio dei pali, dove Meret non può arrivare. I 22.000 dell’Air Albania Stadium esultano, ma il vantaggio dura solo quattro minuti. È Di Lorenzo a realizzare l’1-1 girando in rete il traversone di un Grifo particolarmente ispirato. Passano altri cinque minuti e l’attaccante del Friburgo firma il gol del sorpasso ricevendo da Raspadori un cioccolatino che va solo scartato. In mezzo c’è anche spazio per un’altra grande chance per Zaniolo, bravo a controllare un lancio telecomandato di Dimarco ma non altrettanto a calibrare il pallonetto che si perde sopra la traversa. È impreciso e sfortunato Zaniolo, che in chiusura di tempo vede infrangersi sul palo una conclusione a botta sicura su assist del solito Raspadori. La nota stonata di un bel primo tempo dell’Italia è l’infortunio di Tonali, che cade male a terra dopo un contrasto aereo ed è costretto a lasciare il campo in barella. Al suo posto entra Samuele Ricci.
La ripresa si apre con una pericolosa ripartenza dell’Albania, con gli Azzurri che si fanno trovare scoperti dopo la battuta di un calcio d’angolo. È bravo Meret a respingere l’incornata di Kumbulla. Il match è vibrante e nel giro di due minuti Italia e Albania colpiscono una traversa per parte con Grifo e Uzuni. Sono ancora i padroni di casa in contropiede ad andare vicinissimi al pareggio: la traversa salva Meret sulla conclusione di Bajrami deviata da Scalvini e Bonucci respinge poi sulla linea il diagonale di Lenjani. A salire in cattedra è però ancora Vincenzo Grifo, che raccoglie il traversone basso di Verratti sporcato dalla difesa albanese e con un destro a giro realizza la sua seconda doppietta in Nazionale dopo quella realizzata due anni fa a Firenze con l’Estonia.
Di Marco con un gran sinistro al volo sfiora il poker, poi Meret si esalta sulla conclusione ravvicinata di Roshi. Nel finale c’è spazio per l’esordio di Fagioli, Pinamonti e del classe 2006 Pafundi e diventano così 54 i debuttanti della gestione Mancini. Si rivede anche Chiesa, un gradito ritorno dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per una decina di mesi. Domenica a Vienna è in programma l’ultima amichevole dell’anno con l’Austri
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