La Boreale ha  comunicato che Alessio Fanelli lascia la società. Un addio che arriva dopo sette stagioni passate a difendere quella maglia ed a fare il meglio per la società.

Era impossibile riuscire a parlare alla festa, non avrei mai finito il discorso; quindi uso queste parole per salutare tutti i ragazzi, le famiglie, Io staff e la proprietà. Ho provato a scrivere tante cose ma poi ho pensato di prendere spunto dalle parole che utilizzai nella mia tesi di laurea. Ebbene si, questa esperienza ha talmente significato tanto che ho deciso di scrivere la mia tesi su questa scuola calcio. Era il 10 gennaio 2018 quando entrai per la prima volta a Via della Camilluccia 120 e dopo sette stagioni sportive posso dire che è stato il periodo più bello della mia vita fino ad adesso e avrà un posto riservato nel mio cuore per sempre. Come un pezzo del mio cuore resterà qui per sempre. Queste sette stagioni hanno significato sacrificio, tanto. Hanno significato momenti stupendi ma abbiano dovuto affrontare insieme anche momenti molto brutti, forse il più difficile della nostra generazione. Durante la pandemia i bambini ed i ragazzi sono stati la nostra ancora di salvezza. I loro occhi pieni di speranza e spensieratezza ci hanno dato la forza per resistere e poi ricominciare. Se rivado con la testa al primo giorno posso dire che non è stato solo un qualcosa che pensavo possibile. Oggi tutto questo rappresenta un sogno realizzato. Un buon direttore deve saper formare uno staff leale e professionale, una squadra che va verso un'unica direzione. Uomini e donne che hanno composto Io staff in questi anni sono stati la marcia in più. Abbiamo lavorato con un materiale umano che non cambierei con nessun altro al mondo. I nostri bambini e ragazzi. Ciò che mi hanno donato non credo potrà mai essere ricambiato. Spero che aver regalato a loro quello che penso possa essere il miglior percorso nel calcio, possa minimamente ripagarli di quello che loro hanno donato a me. Se ad ogni bambino e ragazzo, ad ogni componente dello staff, ho donato un insegnamento che riporteranno nella loro vita, allora avrò vinto. Loro a me hanno insegnato molto e mi hanno fatto crescere immensamente. Aiutare un bambino a diventare ragazzo e successivamente uomo deve essere il primo obiettivo di qualsiasi persona che lavora in una scuola calcio o in un settore giovanile. Far crescere come allenatore e come uomo o donna una persona del proprio staff è l'obiettivo minimo per un responsabile. Finisco con i ringraziamenti che non sono solo d'obbligo. Sono sentiti, voluti, meritati. Agli ex presidenti Alberto Loy e Luca Piattoli per l'opportunità data e la fiducia in tutti questi anni. Al presidente Leandro Leonardi per la stima dimostrata fino all'ultimo giorno. A tutto lo staff della Boreale di queste sette stagioni sportive. Nulla di tutto questo sarebbe potuto accadere senza il vostro lavoro. A tutte le famiglie e ai vostri, in parte anche un po' nostri, bambini e ragazzi. Grazie per tutto. Senza la vostra totale fiducia, senza la totale predisposizione al lavoro dei vostri fantastici ragazzi questo progetto non si sarebbe realizzato. A Marco Marchetti, mio mentore, mio maestro nel mondo del calcio. Mi hai formato, mi hai fatto crescere, semplicemente mi hai voluto bene e donato tutto quello sapevi. Mai allievo credo sia stato più fortunato di me. Ne è valsa veramente la pena.

Per sempre grato, per sempre in parte vostro,

Alessio.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 11 giugno 2024 alle 23:45
Autore: Antonio Sala
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