Il settimo posto conquistato dal Paternò nel competitivo girone I non è passato inosservato negli ambienti calcistici siciliani. La formazione rossazzurra, fresca di promozione, ha dimostrato di sapersi adattare rapidamente alla categoria, chiudendo il campionato con 44 punti e una tranquillità che ha sorpreso molti addetti ai lavori.
Dietro questo successo c'è la sapiente mano del direttore sportivo Vittorio Strianese, figura che ha saputo costruire un organico competitivo nonostante le sfide tipiche di una neopromossa. Le sue capacità gestionali e la visione calcistica hanno permesso alla squadra di evitare completamente le zone pericolose della classifica, affrontando la stagione con serenità e senza quelle ansie da salvezza che spesso attanagliano le matricole.
Le indiscrezioni raccolte da Notiziariocalcio.com rivelano un interesse crescente attorno alla figura del dirigente. Ben cinque società siciliane avrebbero messo gli occhi su Strianese: Sancataldese, Igea Virtus, Enna, Real Avola e Vittoria. Un vero e proprio assalto che testimonia quanto il lavoro svolto dal DS sia stato apprezzato nell'isola.
Il direttore sportivo ha dimostrato di saper operare con efficacia sia nella costruzione della rosa che nella gestione del gruppo durante l'intera stagione, qualità che lo rendono particolarmente appetibile per club con ambizioni di crescita.
Nonostante il corteggiamento delle altre società, il Paternò non sembra intenzionato a privarsi facilmente del suo direttore sportivo. La dirigenza rossazzurra avrebbe infatti manifestato la chiara volontà di proseguire il percorso con Strianese, considerandolo parte fondamentale del progetto tecnico.
Il settimo posto ottenuto rappresenta infatti una solida base da cui ripartire per la prossima stagione, con l'obiettivo di consolidare ulteriormente la posizione della squadra nella categoria e magari puntare a traguardi ancora più ambiziosi.
Un futuro tutto da scrivere
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere quale sarà il futuro professionale di Vittorio Strianese. Da una parte la tentazione di nuove sfide con club che potrebbero offrirgli progetti stimolanti, dall'altra la possibilità di continuare il lavoro avviato con il Paternò, società che gli ha dato fiducia e con cui ha ottenuto risultati significativi.
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