Benevento verso la Reggina. Cannavaro: «Sanno soffrire e sanno attaccare»

26.11.2022 16:15 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Benevento verso la Reggina. Cannavaro: «Sanno soffrire e sanno attaccare»

Un altro match tra fuoriclasse in panchina quello che si celebrerà domani al Granillo dove si affronteranno la Reggina di Filippo Inzaghi ed il Benevento di Fabio Cannavaro.

A presentare la sfida per i giallorossi è proprio l'ex campione del mondo che in una intervista al quotidiano ottopagine.it ha detto: «Il fatto di trovare tanti miei ex compagni fa piacere. Pippo ha lasciato un ricordo fantastico a Benevento facendo un qualcosa di straordinario, adesso allena un'altra squadra. Non dobbiamo pensare alle carezze perché per novanta minuti siamo nemici, durante la partita dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro. La Reggina, per altro è una squadra forte ed esperta, sa soffrire e sa attaccare, porta al gol tanti calciatori, quindi dobbiamo essere consapevoli di questa forza dell'avversario ed essere bravi a limitarli. Solo così potremo esaltare le nostre caratteristiche. Riavere a disposizione dei calciatori importanti fa piacere. Qualcuno si è allenato ieri per la prima volta con noi, ma ho deciso di portarli tutti per far sentire loro il profumo dello spogliatoio. Ma come ho detto subito dopo Ferrara, l'emergenza non è ancora finita, c'è ancora da soffrire, questi calciatori sono stati fermi per molto tempo. La situazione sta migliorando, ma dobbiamo essere molto attenti. Fa piacere rivederli sul campo. E il dubbio per la formazione sicuramente te lo mettono perché sono calciatori di qualità. Dobbiamo però pensare sempre alla famosa gestione. Li ho visti bene, anche a livello mentale hanno pulito quelle paure che c'erano qualche settimana fa. Questa sosta ci ha permesso di lavorare con serenità, un aspetto che mancava da un po'. Abbiamo alzato il livello di tutti. Al di là di chi andrà in campo dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa, solo questa può essere la strada giusta per uscire da una situazione di classifica non delle migliori. Il fatto di giocare sotto la pioggia è indifferente. Quando uno vuole giocare si può adattare in qualsiasi situazione. Le scelte sono sempre dovute al fatto di chi ho a disposizione, sicuramente non le faccio in base al clima. Guardo molto ciò che mi danno durante la settimana, perché è in quel momento che un calciatore deve dimostrare. Giocare alle 12:30? Non ci ho mai giocato. Penso di lasciarli liberi, senza sveglia. Alle 9:30 c'è una sorta di pranzo. Mezzogiorno è un orario strano, quindi non è una questione legata all'abitudine, ma c'è da capire che questa è una partita molto importante. È importante fare un minutaggio effettivo nei minuti di recupero. Mi aspetto che si possa giocare di più. Per quanto visto all'inizio della stagione, il minutaggio complessivo è davvero poco. Tra giocatori, arbitri si perdono tempo. Noi li alleniamo per giocare novanta minuti e non quarantacinque».