Lo Spezia continua a navigare in acque turbolente e i numeri parlano chiaro: tre espulsioni in sole sei giornate di campionato rappresentano un'anomalia statistica che va ben oltre la semplice sfortuna. L'ultimo cartellino rosso è stato sventolato ieri sera a Petko Hristov durante il pareggio per 1-1 contro la Reggiana, un risultato che rischia di lasciare i liguri in fondo alla classifica.

Il difensore bulgaro è stato espulso a inizio secondo tempo, quando lo Spezia conduceva 1-0, per un fallo da ultimo uomo su Girma. La decisione è stata confermata anche dopo la revisione al VAR, nonostante l'intervento in sé non fosse particolarmente violento. A pesare è stata piuttosto una lettura errata della situazione di gioco, un errore di valutazione che ha compromesso l'andamento della partita.

Il mea culpa del capitano

Consapevole della gravità dell'errore commesso, Hristov non ha tardato a manifestare pubblicamente il proprio rammarico attraverso i social media. "Chiedo scusa a tutti gli spezzini. Oggi la squadra è stata enorme, tornerò più forte che mai. Forza Spezia", ha scritto il difensore in una storia, riconoscendo l'impegno dei compagni e assumendosi la piena responsabilità dell'episodio.

Un problema ricorrente

L'espulsione di Hristov si inserisce in una preoccupante serie di episodi analoghi che stanno caratterizzando negativamente l'avvio di stagione dello Spezia. La prima ammonizione con conseguente allontanamento dal campo era toccata a Rachid Kouda nel derby con la Carrarese: il cartellino rosso, arrivato nel finale del primo tempo, aveva aperto la strada al rigore trasformato da Schiavi, preludio al successo per 2-0 dei marmiiferi.

La seconda espulsione stagionale era stata invece quella di Luca Vignali a Venezia nella scorsa giornata, avvenuta addirittura dopo appena sei minuti dall'inizio della gara. Anche in quell'occasione il risultato finale fu pesante: 2-0 per i lagunari, con lo Spezia costretto a giocare in inferiorità numerica per quasi tutta la partita.

Segnali di una crisi più profonda

Questi episodi non possono essere liquidati come semplici coincidenze. Rappresentano piuttosto l'espressione tangibile di una situazione di tensione e mancanza di equilibrio che sta attraversando la squadra guidata da Luca D'Angelo. Non si tratta tanto di falli violenti o di atteggiamenti antisportivi, quanto piuttosto di letture sbagliate, scelte affrettate e valutazioni errate che indicano una carenza di lucidità e serenità nei momenti cruciali delle partite.

La crisi dello Spezia non è solo disciplinare, ma investe anche gli aspetti tecnici e di risultato. La squadra fatica a esprimere un gioco convincente e i punti raccolti in queste prime sei giornate sono insufficienti per competere nelle zone alte della classifica. Il rischio concreto, a partire da questa sera, è quello di ritrovarsi all'ultimo posto del campionato, una posizione che nessuno sperava di occupare all'inizio della stagione.

La gestione dell'aspetto psicologico diventa quindi fondamentale per D'Angelo e il suo staff tecnico. Ritrovare compattezza, serenità e concentrazione sarà indispensabile per invertire la rotta e iniziare a macinare punti con maggiore continuità. Le scuse di Hristov dimostrano almeno la consapevolezza del problema all'interno dello spogliatoio, un primo passo necessario per provare a voltare pagina.

Sezione: Serie B / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 19:45
Autore: Massimo Poerio
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