La situazione della Rimini Calcio ha raggiunto livelli di complessità tali da spingere l'amministrazione comunale a richiedere un intervento diretto degli organismi federali. Il sindaco Jamil Sadegholvaad e l'assessore allo Sport Michele Lari hanno reso noto attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Comune la decisione di convocare un incontro con i rappresentanti della Figc e della Lega Pro per ottenere chiarimenti sulla reale situazione della società calcistica cittadina.

La crisi che attraversa il club romagnolo presenta contorni particolarmente intricati, caratterizzata da una serie di cambiamenti ai vertici societari che hanno generato incertezza e preoccupazione. Le istituzioni locali si trovano ora a dover gestire una situazione che definiscono "francamente imbarazzante" e che rischia di compromettere non solo l'attività sportiva della prima squadra, ma anche l'intero movimento calcistico giovanile locale.

Un mese di turbolenze societarie

Il quadro delineato dalle autorità comunali evidenzia una fase di profonda instabilità che si protrae ormai da diverse settimane. "Tre presidenti in un mese, tourbillon societari assortiti, annunci e smentite con cadenza giornaliera: il caos che ormai da settimane regna attorno alla Rimini calcio lascia interdetti, in un dedalo di (scarse) informazioni contraddittorie in cui pare ormai impossibile districarsi", hanno dichiarato Sadegholvaad e Lari nel loro comunicato congiunto.

La rapida successione di cambiamenti dirigenziali ha creato un clima di incertezza che va ben oltre gli aspetti puramente organizzativi. L'amministrazione comunale ha più volte manifestato le proprie perplessità riguardo alle "modalità confuse con le quali le parti in causa stanno gestendo questa delicata fase", sottolineando la necessità improrogabile di ottenere garanzie concrete sul futuro del sodalizio sportivo.

Progetti infrastrutturali a rischio

Tra le preoccupazioni espresse dall'amministrazione comunale figurano anche importanti progetti infrastrutturali che vedono coinvolta la precedente proprietà del club. L'operazione per la realizzazione del nuovo stadio e lo sviluppo del centro sportivo della Gaiofana rappresentano investimenti strategici per il territorio, ma la confusa situazione societaria ha gettato ombre sulla loro effettiva realizzazione.

Le autorità locali hanno ribadito la necessità di "avere chiarimenti sul futuro della società in termini di programmi e obiettivi", sia per quanto riguarda "il profilo sportivo agonistico" sia per le "partite" che coinvolgono questi importanti progetti infrastrutturali. La mancanza di certezze su questi aspetti rischia di compromettere investimenti significativi già pianificati per il miglioramento delle strutture sportive cittadine.

Il futuro del settore giovanile in bilico

Particolare attenzione è stata rivolta dalla giunta comunale al destino del settore giovanile biancorosso, considerato una priorità assoluta per il movimento calcistico locale. Durante un incontro tenutosi la scorsa settimana con quella che dovrebbe essere la nuova proprietà, l'amministrazione ha posto con forza la questione della continuità delle attività giovanili, richiedendo rassicurazioni concrete sul futuro dei giovani atleti.

"Rassicurazioni che ad oggi non sono pervenute, con tutto ciò che questo comporta per i ragazzi e le ragazze che vestono la maglia a scacchi e per le loro famiglie", hanno evidenziato il sindaco e l'assessore, sottolineando come l'incertezza stia creando disagio non solo agli atleti ma anche ai loro nuclei familiari. Il settore giovanile rappresenta infatti un patrimonio sportivo e sociale fondamentale per la comunità, coinvolgendo centinaia di giovani atleti e le loro famiglie.

L'intervento degli organi federali

La decisione di coinvolgere direttamente la Figc e la Lega Pro nasce dall'esigenza di ottenere una rappresentazione ufficiale della situazione. L'amministrazione comunale intende chiedere a questi organismi "che ci venga rappresentata la posizione ufficiale e lo stato delle cose della Rimini Calcio", anche in considerazione del particolare ruolo che riveste il Comune quale proprietario dello stadio comunale.

La concessione dell'impianto sportivo, infatti, è subordinata al rispetto di "precise garanzie" che al momento risultano compromesse dalla situazione di incertezza societaria. Questo aspetto assume particolare rilevanza considerando che senza l'utilizzo dello stadio comunale la società non potrebbe disputare le partite casalinghe, compromettendo di fatto la partecipazione ai campionati.

Gli adempimenti amministrativi richiesti

Per cercare di ristabilire un minimo di chiarezza procedurale, l'amministrazione comunale ha trasmesso alla società un dettagliato elenco degli atti e delle adempienze necessarie per ottenere la concessione degli impianti sportivi. Tra questi figurano la presentazione della copia degli atti notarili che attestano la composizione del nuovo direttivo e la qualificazione del legale rappresentante, documenti fondamentali per verificare chi effettivamente detenga il controllo societario.

Ulteriori richieste riguardano la conferma dell'iscrizione a campionato di tutte le squadre giovanili per le quali sono stati richiesti gli impianti, la presentazione della domanda per la concessione dello stadio entro il 14 agosto e l'obbligo di individuare un referente per il Gruppo Operativo della Sicurezza in capo alla Prefettura, figura indispensabile per lo svolgimento delle gare ufficiali.

Le prospettive future

La situazione della Rimini Calcio rappresenta un caso emblematico delle difficoltà che possono investire il calcio dilettantistico e professionistico minore, dove la mancanza di solide basi economiche e organizzative può rapidamente degenerare in crisi profonde. L'intervento dell'amministrazione comunale testimonia la volontà delle istituzioni locali di salvaguardare un patrimonio sportivo importante per la comunità, ma evidenzia anche i limiti degli strumenti a disposizione degli enti locali per intervenire in situazioni di questo tipo.

L'auspicio delle autorità comunali è che l'intervento degli organi federali possa contribuire a fare chiarezza e a individuare soluzioni concrete per garantire la continuità sportiva. "Serve la maggior chiarezza possibile a tutela dei tesserati, dei nostri giovani atleti, delle loro famiglie, della città", hanno concluso il sindaco Sadegholvaad e l'assessore Lari, ribadendo come la priorità sia la salvaguardia degli interessi di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai giovani atleti e dalle loro famiglie.

La vicenda della Rimini Calcio si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà che caratterizza il calcio minore italiano, dove la sostenibilità economica e la stabilità gestionale rappresentano sfide sempre più complesse. L'esito di questa crisi potrebbe costituire un precedente significativo per situazioni simili che potrebbero verificarsi in futuro in altre realtà calcistiche del territorio nazionale.

Sezione: Serie C / Data: Mar 12 agosto 2025 alle 18:15
Autore: Antonio Sala
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