Il Crotone continua la sua marcia trionfale verso la fine del campionato, conquistando una vittoria preziosa per 3-2 contro il Foggia. Al termine della partita, mister Emilio Longo ha condiviso le sue impressioni ai microfoni di Raisport, evidenziando i meriti della squadra e l'importanza di questa affermazione.
«Credo che sia stata dura come lo sono tutte le ultime partite del campionato, però mi piace evidenziare il fatto che questa squadra ha meritato sul campo la vittoria», ha esordito Longo. «Tutti i punti che ha fatto non sono stati regalati ma meritati».
L'allenatore dei calabresi ha poi analizzato l'andamento della gara, soffermandosi sui momenti chiave dell'incontro: «La squadra ha avuto una identità chiara fino al vantaggio, non abbiamo reagito bene al pareggio della squadra avversaria. Poi però abbiamo legittimato la vittoria con tante occasioni da rete. Abbiamo gestito male il pareggio, ma il sacrificio, la disponibilità e la competenza tattica credo che oggi abbiano avuto la meglio. E questi ragazzi meritano la classifica che hanno».
Durante l'intervallo, Longo ha dovuto richiamare i suoi giocatori all'attenzione e alla determinazione: «Ho soltanto detto che non dobbiamo pensare che le partite si possano vincere senza sacrificio. Sulla nostra strada ci sono ancora tante partite da disputare e ovviamente non ci saranno partite facili», ha spiegato il tecnico. «Arriverà in fondo non la migliore squadra, ma la squadra che avrà una competenza e una qualità sotto tutti i punti di vista e quello emozionale farà la differenza a questo punto».
Longo ha voluto anche rendere merito agli avversari, sottolineando la qualità della rosa del Foggia nonostante la posizione in classifica: «La squadra del Foggia non merita questa classifica, ci sono tanti calciatori importanti con qualità di campionati disputati e singolarmente in termini di carriera, questa poteva essere una partita trappola».
Il tecnico ha poi messo in evidenza il percorso straordinario compiuto dal Crotone in questa stagione: «Abbiamo reso ordinario qualcosa di straordinario. Sei mesi fa venivo intervistato post gara con l'Avellino e probabilmente allora nessuno avrebbe detto che questa squadra, con lo stesso tecnico, oggi alla penultima di campionato, avrebbe legittimato un terzo posto».
Con umiltà ma anche con orgoglio, Longo ha aggiunto: «Ovviamente non è ancora detto ma il percorso è qualcosa di importante. Merito ai ragazzi che non si sono disuniti, abbiamo un'idea comune, abbiamo un'anima e un'intelligenza tattica molto importante».
Interrogato sulla gestione della pressione in questo finale di stagione, l'allenatore ha risposto con grande chiarezza: «La mia squadra deve capire che deve accettare le pressioni. Se vuoi essere grande devi lavorare con pressioni da grande. Io da un mese a questa parte che legittimo un cammino straordinario, ma quando saremo cresciuti davvero accetteremo le pressioni interne e esterne per quello che valgono».
Longo ha concluso con una dichiarazione che rappresenta perfettamente la mentalità che sta cercando di trasmettere ai suoi giocatori: «A me fa piacere che la squadra sia sotto pressione perché significa che ha qualcosa da perdere. E se abbiamo qualcosa da perdere dobbiamo combattere con tutta la nostra identità per non farcelo sfuggire».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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