La situazione riguardante la potenziale penalizzazione che potrebbe colpire l'ACR Messina rimane avvolta nell'incertezza, a seguito dell'adempimento solo parziale degli obblighi finanziari relativi all'ultima scadenza trimestrale. Come comunicato dalla stessa società siciliana, sono stati regolarmente corrisposti tre mensilità di emolumenti ai tesserati e sono stati regolarizzati i debiti pregressi con i fornitori, ma permane una criticità significativa: il ritardo nel versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali.
Per fare chiarezza su questo scenario complesso, abbiamo interpellato uno dei più autorevoli specialisti in materia di diritto sportivo nel panorama italiano, l'avvocato Mattia Grassani, il quale vanta già un precedente legame professionale con il club peloritano. Fu proprio Grassani, infatti, a rappresentare il Messina nel procedimento giudiziario che nella stagione calcistica 2014/15 portò al reintegro della squadra in Serie C, in seguito allo scandalo calcioscommesse che coinvolse la Vigor Lamezia, successivamente retrocessa all'ultimo posto in classifica insieme alla Torres.
Secondo quanto emerge dall'analisi dell'esperto legale bolognese, qualora durante la fase di verifica da parte della Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (Covisoc) non emergessero ulteriori problematiche, la società guidata da Sciotto potrebbe trovarsi in una posizione relativamente favorevole, considerando l'assenza di precedenti penalizzazioni durante l'attuale gestione proprietaria.
"Nel caso in cui l'irregolarità relativa all'ultimo periodo trimestrale fosse effettivamente limitata alle sole ritenute Irpef, ai contributi Inps ed eventualmente all'Iva, il regolamento prevede l'applicazione di una penalizzazione di due punti in classifica", ha spiegato Grassani. "Questo scenario più contenuto si giustifica con il fatto che si tratterebbe della prima infrazione commessa da una società che ha dimostrato in passato un comportamento conforme alle normative vigenti. In circostanze simili, gli organi giudicanti tendono ad applicare il minimo della sanzione prevista."
Il legale ha tuttavia sottolineato come la situazione potrebbe aggravarsi considerevolmente in caso di reiterazione: "È importante evidenziare che se questi inadempimenti e queste morosità dovessero ripresentarsi anche in futuro, in concomitanza con le prossime scadenze finanziarie, le conseguenze sarebbero inevitabilmente più severe, con penalizzazioni di entità maggiore rispetto a quella attualmente prevedibile."
La tifoseria messinese attende ora con apprensione gli sviluppi dei controlli da parte della Covisoc, nella speranza che non emergano ulteriori criticità che potrebbero compromettere il percorso sportivo della squadra nel campionato in corso. Nel frattempo, la dirigenza peloritana dovrà necessariamente concentrarsi sulla regolarizzazione completa della propria posizione finanziaria per evitare ripercussioni ancora più gravi in futuro.
L'episodio solleva ancora una volta interrogativi sulla sostenibilità economica del calcio professionistico nelle serie minori italiane, dove anche società con una gestione generalmente corretta possono trovarsi ad affrontare difficoltà nel rispettare tutte le scadenze imposte dal sistema federale.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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