La Triestina ha conquistato una vittoria importante in casa del Lumezzane, ma non senza difficoltà. Al termine del match, l'allenatore Geppino Marino ha commentato la partita, non nascondendo la sua delusione per la prestazione della squadra nel primo tempo.

«È stato il primo tempo più brutto di queste prime quattro gare», ha esordito Marino, sottolineando che i suoi giocatori sono scesi in campo senza la giusta concentrazione e con un approccio troppo "molle", nonostante sapessero che gli avversari avrebbero cominciato forte. Il tecnico ha ammesso che, nonostante ciò, il gol subito su rigore allo scadere della prima frazione è stato inatteso e ha complicato i piani.

La svolta nella ripresa

Nel secondo tempo, però, la partita è cambiata. Marino ha spiegato di aver apportato delle modifiche, inserendo la seconda punta e passando alla difesa a quattro. La squadra ha iniziato a girare meglio e ha ribaltato il risultato, dimostrando una forte convinzione. «La cosa più importante è che però i ragazzi hanno dimostrato la voglia e la convinzione di portarla a casa», ha ribadito il mister, sottolineando un concetto che ripete ai suoi giocatori fin dall'inizio della stagione: il carattere non deve mai mancare.

Secondo l'allenatore, questa vittoria è un trionfo del gruppo e della sua determinazione. I tre punti, ha aggiunto, devono dare alla squadra una maggiore consapevolezza delle proprie capacità. Il Lumezzane giocava "la partita della vita" e la Triestina è stata brava a portarsi a casa la vittoria, confermando che il percorso di crescita è quello giusto.

Un gruppo sano e gli obiettivi futuri

Marino ha poi rivelato che il gruppo si è sempre estraniato dalle voci esterne che circolano nell'ambiente, dimostrando di essere unito e motivato. «Questo è un gruppo sano, che ha voglia di sistemare le cose», ha detto, ribadendo che, anche prima di questa vittoria, credeva fermamente nelle qualità dei suoi ragazzi.

Il mister ha invitato a mantenere i piedi per terra, perché "non abbiamo fatto nulla". La vittoria è solo "il primo scalino di una salita bella lunga" e l'obiettivo è battagliare partita dopo partita, senza pensare alla vetta. L'allenatore ha infine elogiato l'importanza delle sostituzioni, che hanno dimostrato di poter cambiare le sorti di una partita, specialmente quando a entrare in campo sono ragazzi "motivati a mille". Ha citato l'esempio di Kiyine, entrato con la giusta voglia e qualità, ma ha preferito non parlare dei singoli, lodando invece tutti i nuovi arrivati che, da Silvestri a tutti gli altri, hanno dato l'anima in campo.

Sezione: Serie C / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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