Il momento attraversato dal Crotone è di quelli che lasciano il segno, un periodo contraddistinto da un’amarezza profonda che non accenna a placarsi. In un contesto reso complicato da vicende extra-calcistiche, il presidente Gianni Vrenna ha deciso di intervenire pubblicamente per fare chiarezza e, soprattutto, per ribadire la volontà della proprietà di non indietreggiare di fronte alle responsabilità.

"È un periodo molto negativo", ha esordito il patron senza troppi giri di parole, sottolineando come la società sia finita al centro di dinamiche che ne hanno minato la serenità. Nonostante tutto, però, l’orgoglio resta intatto: "Siamo qui a metterci la faccia, come abbiamo sempre fatto in tanti anni".

Uno dei nodi principali riguarda l'impatto della gestione giudiziaria sulla quotidianità del club. Pur ribadendo il massimo rispetto per le istituzioni e confermando un clima di piena collaborazione con gli amministratori, Vrenna non ha nascosto quanto questo scenario pesi sull'intero ambiente. "Questa situazione appesantisce molto il gruppo e il calcio stesso", ha ammesso il numero uno rossoblù, spiegando come le restrizioni di natura bancaria abbiano creato ostacoli non indifferenti.

Tuttavia, la proprietà è riuscita a garantire la regolarità amministrativa: "Con grande sacrificio, ho rispettato i pagamenti in scadenza il 16 dicembre, evitando penalizzazioni per la squadra". Un passaggio fondamentale, quest'ultimo, per non compromettere ulteriormente il percorso sportivo sul campo.

Le criticità, però, non si fermano agli uffici ma toccano anche le strutture dove la squadra vive ogni giorno. Il centro sportivo è attualmente un cantiere a metà, una condizione che rende complesso il lavoro di atleti e staff tecnico. "Abbiamo dovuto smontare alcune strutture e ci stiamo allenando in condizioni molto difficili", ha rivelato il presidente, ponendo l'accento anche sulla questione stadio: "La tribuna è smontata e al momento non si parla di come verrà ricostruita, a nostro carico". Di fronte a queste sfide strutturali ed economiche, Vrenna ha tenuto a precisare la linea di onestà tenuta verso la piazza: "Negli ultimi anni non abbiamo fatto promesse ai tifosi o alla città, abbiamo solo detto che avremmo provato a rendere il campionato competitivo, anche se non possiamo competere con società che investono milioni di euro".

In questo quadro di austerità forzata, un ruolo chiave è stato ricoperto dal direttore generale Raffaele Vrenna. Il presidente ha voluto elogiare pubblicamente il lavoro del figlio, fondamentale per la tenuta dei conti e per evitare che il Crotone facesse la fine di altre gloriose piazze del Sud Italia. "Negli ultimi anni ha ridotto i costi con grandi sacrifici, garantendo la sopravvivenza della società", ha spiegato, sottolineando come l’obiettivo primario sia stato quello di "mantenere il Crotone in piedi, a differenza di quanto è successo a Rimini, Trapani o Siracusa". La priorità resta il bilancio, ma con un occhio di riguardo alla qualità: "Grazie a lui abbiamo potuto gestire una squadra competitiva senza compromettere i conti". Tuttavia, la strada davanti è ancora in salita e richiederà ulteriori tagli: "Purtroppo da gennaio dovremo ridimensionare ulteriormente i costi: l’obiettivo è preservare il gruppo e le famiglie che vi lavorano".

Sul piano tecnico, la fiducia della società nei confronti di mister Longo e dei suoi collaboratori resta totale, alimentata soprattutto dalla professionalità dimostrata nei momenti di massima incertezza. "Devo ringraziare mister Longo e il suo staff. Quando sono arrivati gli amministratori giudiziari, si sono messi a disposizione senza chiedere nulla", ha affermato Vrenna. Il presidente ha anche voluto smorzare le tensioni legate alle recenti contestazioni, definendo i fischi come frutti di strumentalizzazioni piuttosto che di una reale rottura con la tifoseria organizzata. C’è però una nota di rammarico per la risposta della piazza: "La società dà la possibilità di assistere alle partite con prezzi tra i più bassi d’Italia, ma il pubblico è diminuito e probabilmente non potremo più sostenere queste condizioni l’anno prossimo".

La chiusura di Gianni Vrenna è stata un misto di realismo e fierezza per quanto costruito nel tempo a Crotone, nonostante le ombre del presente. Il patron ha mandato un messaggio chiaro a chi osserva dall'esterno: "Sul carro del vincitore sono saliti un po’ tutti, vincere non è facile. Ora che attraversiamo difficoltà, continuiamo il nostro percorso senza polemiche". Insieme al figlio Raffaele, il presidente si dice pronto ad affrontare ogni scenario: "Siamo orgogliosi di portare avanti il calcio a Crotone, anche in modo molto ridimensionato, e ci prenderemo quello che verrà. Tutto qua".

Sezione: Serie C / Data: Ven 19 dicembre 2025 alle 17:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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